A- A+
Roma
Caso Marra, la Procura di Roma chiede condanna a due anni per abuso d'ufficio

Caos nomine in Campidoglio, per la Procura di Roma Raffaele Marra va condannato a due anni per abuso d'ufficio. L'ex capo del personale M5S fece nominare suo fratello Renato a capo del dipartimento turismo del Comune.

 

Due anni di reclusione per abuso d'ufficio in relazione "alla mancata astensione nell'ambito della procedura di interpello che per le funzioni che svolgeva all'epoca poteva influenzare e influenzò". È la richiesta di condanna che il pm Francesco Dall'Olio ha avanzato al tribunale nei confronti dell'ex capo del Personale in Campidoglio, Raffaele Marra, accusato di aver materialmente agevolato nell'autunno del 2016 la nomina del fratello Renato che da vicecomandante della Polizia Locale avrebbe fatto il capo della Direzione Turismo con un aumento dello stipendio pari a 20mila euro lordi l'anno, passando da una prima a una terza fascia retributiva. Nomina prima congelata e poi revocata da Virginia Raggi, anche alla luce dell'arresto di Raffaele Marra per una vicenda di corruzione.

"Il reato consumato con dolo intenzionale - ha spiegato il pm nella sua requisitoria - si è verificato nella riunione del 26 ottobre del 2016 nell'ufficio di Raffaele Marra che all'avvocato Antonio De Santis, quale delegato del sindaco per le relazione sindacali, all'assessore al Commercio Adriano Meloni e al suo capo staff Leonardo Costanzo, propose il nome del fratello. Così facendo Raffaele Marra adottò per Renato un comportamento preferenziale che determinò un'ipotesi di vantaggio economico ingiusto in relazione alla mancata chance degli altri concorrenti interessati a quel posto. Quella riunione, infatti, si chiuse con gradimento di Meloni per la scelta del nome e la comunicazione della notizia a Renato che, avendo certezza del posto, manderà la domanda".

Per la procura, insomma, il ruolo dell'allora braccio destro del sindaco "fu in questa vicenda della procedura di interpello assolutamente attivo. Marra avrebbe dovuto astenersi e non lo fece. Lui e l'avvocato De Santis rappresentavano un punto di riferimento per le istanze di tutti gli amministrativi".

Commenti
    Tags:
    caso marraraffaele marraprocura di romaprocuracondannaabuso d'ufficioraggipmnomine campidoglio







    Danno fuoco a un clochard ad Anzio, ricoverato in codice rosso al Sant'Eugenio

    Danno fuoco a un clochard ad Anzio, ricoverato in codice rosso al Sant'Eugenio

    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.