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Roma
Cerroni, Malagrotta: traffico rifiuti e maxisequestro di beni da 190 mln

Malagrotta, i Carabinieri dalle prime ore del mattino stanno notificando ai gestori della discarica, un sequestro di beni cautelativo per un importo pari a 190 milioni di euro. Secondo le indagini, il gruppo Cerroni sarebbe coinvolto in una nuova indagine per “traffico illecito di rifiuti”. A dare la notizia il vicepremier e ministro degli Interni, Matteo Salvini.

 

Un tweet formato Matteo Salvini, ha annunciato l'avvio dell'operazione dei Carabinieri che avrebbe portato al sequestro di beni preventivo nei confronti della società E-Giovi, parte del Gruppo Cerroni. Al centro dell'indagine una importante attività di gestione illecita di rifiuti costituiti da percolato di discarica, che la E. Giovi, avrebbe dovuto raccogliere ed inviare a trattamento in impianti esterni. La rimozione del percolato (derivante dalla liscivazione dei rifiuti abbancati e dalle precipitazioni meteoriche che con essi si mescolano) è una operazione necessaria e imposta dalla normativa di settore, al fine di impedire la contaminazione dell’ambiente. Ovviamente, tale rifiuto non può essere destinato a discariche per rifiuti solidi urbani come Malagrotta e dovrebbe subire specifici trattamenti in impianti autorizzati.

La lunga indagine ha permesso quindi di accertare che, al contrario delle previsioni normative, il percolato prodottosi nel corso degli anni veniva lasciato a saturare i rifiuti nella discarica, raggiungendo, in alcuni punti, anche l’80% dello spessore dei rifiuti abbancati.

Il re di Malagrotta già sotto processo da ben tre anni - nonostante il rito abbreviato - e per il quale si attende la sentenza di primo grado il prossimo settembre. L'operazione dei carabinieri appare come il secondo atto di una manovra a tenaglia che punta ad eliminare ogni attività di Cerroni nella gestione dei rifiuti di Roma. Non è un caso che l'Ama il 9 luglio scorso abbia pubblicato una gara da 188 milioni di euro per gestire tutti i rifiuti che attualmente vengono trattati e smaltiti da Cerroni.

Il bando di gara è piuttosto singolare e prevede l'individuazione di uno o più soggetti “per l’affidamento del servizio di caricamento, trasporto, scarico e trattamento, con recupero/smaltimento, dei Rifiuti Urbani Residui prodotti nella città di Roma Capitale – eccedenti le quantità trattate presso i TMB di AMA S.p.A. (Rocca Cencia e Salario) – e dei rifiuti solidi prodotti dagli impianti di trattamento di AMA S.p.A. (scarti, FOS e CDR/CSS), per un periodo di 24 (ventiquattro) mesi”. Insomma, tutti i rifiuti di Roma che attualmente vengono trattati dalle aziende del gruppo Cerroni. L'impero della monnezza è finito.

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