Cinema America torna a Trastevere, il liceo Kennedy ospiterà l'arena estiva
La rassegna cinematografica di Trastevere è salva: il cortile del liceo Kennedy ospiterà il Piccolo Cinema America
Il Cinema America resta nel rione di Trastevere: l'arena cinematografica sposta la propria sede da piazza San Cosimato al cortile del liceo Kennedy, che la ospiterà tutta estate.
I ragazzi del Piccolo Cinema America hanno vinto la propria battaglia personale contro il Campidoglio, che nei mesi scorsi aveva messo al bando le attività estive della piazza. Bando a cui gli organizzatori del Festival cinematografico hanno scelto di non partecipare per partito preso, rivendicando il successo ottenuto nelle scorse stagioni e ricordando al M5S come San Cosimato sia sempre stata una piazza “libera”.
“Abbiamo appena salvato l’arena di San Cosimato! Sì, cari amici, ci siamo riusciti davvero, il Cinema America proietterà anche a Trastevere. Quanto costruito in questi anni con fatica, dedizione e rinunce si sposterà di soli 284 metri su una superficie di 1100 mq, uguale a Piazza San Cosimato: dal 1 giugno al 1 agosto, con i nostri Disney, rassegne e incontri, fino alle notti Horror, ci troverete nel cortile del Liceo Kennedy in via Dandolo che aprirà le sue porte alla città. Proprio sopra la Scalea del Tamburino, che illuminammo con i film di Sergio Leone”, annunciano i ragazzi dalla propria pagina Facebook.
Gli organizzatori dell'arena estiva confermano che il Piccolo Cinema America quest'anno avrà più sedi, come annunciato in una conferenza stampa alla presenza di Carlo Verdone, ma anche Trastevere rimarrà uno dei punti di ritrovo. La preside del Kennedy Lidia Cangemi ha convocato il consiglio d’istituto, che all’unanimità ha accolto la proposta di collaborazione col Cinema America.
“Sono state così approvate diverse attività, tra le quali, un percorso di alternanza scuola-lavoro che gli studenti del Liceo potranno effettuare all’interno del Cinema Troisi. L’obiettivo del percorso sarà quello di promuovere ed avvicinare gli studenti alle diverse competenze necessarie per affrontare le professioni cinematografiche (dall’esercente, al direttore artistico, dal proiezionista al promotore culturale, ecc,) attraverso anche un itinerario pedagogico incentrato su incontri e discussioni con operatori del mondo del cinema”, annunciano ancora i Ragazzi del Cinema America.
Piazza San Cosimato sarà quindi “controllata dall'alto”, come spiegano ironicamente gli organizzatori della rassegna cinematografica, che non trattengono l'entusiasmo per essere riusciti a mantenere una delle nuove sedi a Trastevere.
I ragazzi dell'America sono poi tornati sul tema del bando, per spiegare ancora la volta le ragioni che li hanno spinti a non partecipare alla gara di assegnazione: “A tutti coloro i quali ci hanno contestato, ed anche insultato, per la nostra scelta di non aderire al bando vogliamo dire che a volte fa bene puntare i piedi e rivendicare una propria dignità, a volte fa bene pretendere un riconoscimento e rispetto per ciò che si è fatto, a volte fa bene dar sfogo all’ambizione di sognare una città migliore. Noi abbiamo fatto solo questo, abbiamo avuto rispetto per noi stessi e per il lavoro realizzato e soprattutto per le molteplici e ricche relazioni che in quella piazza siamo riusciti a costruire con migliaia di cittadini che, insieme ad un gran numero di registi, sceneggiatori, attori e operatori del mondo del cinema, ha permesso a tutti di sentirsi “a casa”, accolto, ascoltato e rispettato, nella possibilità di costruire dialoghi e scambi di opinioni aperti e sinceri e di tutto ciò ne andiamo orgogliosi e fieri”.
L'annuncio arriva proprio nella giornata che Virginia Raggi aveva riservato all'incontro diretto con registi e attori per spiegare le ragioni della giunta capitolina in merito alla gestione della piazza. Al termine della conferenza stampa dei ragazzi del Cinema America, infatti, il sindaco aveva annunciato di essere disponibile a una riunione con gli esponenti del mondo del cinema dopo le elezioni politiche e aveva lei stessa indicato come data il 15 marzo. Poi non se n'è saputo più nulla.
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