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Roma
Città Metropolitana boicotta il collocamento di Roma. Portale web fuori uso

Lavoratori e aziende abbandonati a loro stessi: i portali web e i sistemi telematici sono fuori uso da mesi.

 

A causa di imprevisti tecnici, la Città Metropolitana ha bloccato il mondo del lavoro di Roma Capitale. Coi sistemi informatici k.o., le aziende non possono inviare le comunicazioni di assunzione, trasformazione del contratto, proroga e cessazione dei rapporti.

A dare l'allarme è l'Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Roma, che si unisce alle proteste dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro: “Il collocamento di Roma è fuori uso da mesi”.

Le aziende rischiano pesantissime sanzioni perché per legge tutte le comunicazioni dovrebbero essere effettuate sui portali che ogni Città Metropolitana mette a disposizione. Le stesse, poi, dovrebbero venire automaticamente inviate ai vari enti quali Inps, Inail, Anpal, Regione e Ministero del Lavoro.

“A Roma sono mesi che inviamo comunicazioni tramite Bussola, il portale della provincia di Roma, ma queste non vengono trasmesse a nessun Ente per problemi tecnici che durano da più di sei mesi”, spiegano le associazioni.I problemi causati dal blocco informatico sono molto seri:-

  • L'INPS non eroga le prestazioni a sostegno del reddito nei confronti dei soggetti in disoccupazione e non rilascia i codici autorizzazione alle aziende, che di conseguenza  non possono accedere agevolazioni;
  • L'Ispettorato del lavoro non è in grado di verificare la regolare assunzione dei lavoratori;
  • Le comunicazioni di dimissioni sono bloccate, il portale cliclavoro non rileva il rapporto, pertanto, non è possibile procedere con la pratica se non in presenza di comunicazione di instaurazione del rapporto consegnata in formato cartaceo al lavoratore, (documento che il datore di lavoro non è tenuto a consegnare).
  • Le funzionalità presenti sul sito ANPAL e INPS per accertare il diritto a fruire di agevolazioni contributive sono inibite alla Regione Lazio
  • La Formazione degli apprendisti, obbligatoria per legge, è bloccata, stante l'impossibilità ad iscrivere il giovane sul portale che non rileva l'assunzione. Le sanzioni, per mancata attuazione della formazione, superano i trentamila euro per ogni apprendista in forza.

La Piattaforma Bussola è rimasta completamente offline dal 2 maggio al 5 giugno, rendendo impossibile alle aziende assolvere agli obblighi di comunicazione obbligatoria dei rapporti di lavoro. “Come Consulenti del Lavoro non possiamo più accettare che i datori di lavoro che assistiamo siano esposti a sanzioni e a mancate agevolazioni contributive. L’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro ha denunciato per interruzione di pubblico servizio gli uffici che curano Bussola, ci uniamo ai nostri colleghi e rilanciamo dicendo che non ha senso avere Dirigenti pubblici strapagati, tecnici e impiegati per star dietro ad un sito come Bussola che utilizza tecnologie da terzo mondo”.

Le associazioni lanciano poi un appello alla Raggi, sindaco Metropolitano, perché si occupi di risolvere la questione al più presto.

“L’Anpal ha messo a disposizione di tutte le provincie un portale nazionale, si firmi la convenzione con loro e si diano alle aziende e ai lavoratori della Provincia di Roma quei servizi presenti in tutta Italia, di continuare a mantenere uffici inutili l’Italia ne ha davvero piene le tasche”, propongono.

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