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Roma
Condominio: da incubo ad occasione. Il building manager è il lavoro del futuro

Condominio, da incubo ad opportunità. Nasce il building manager, il lavoro del futuro.

 

L'Anapic, Associazione Nazionale Amministratori Professionisti Immobili e Condomini, sbarca a Roma e lancia la figura del “building manager”. Dai temi normativi a quelli fiscali, passando per gli aspetti ambientali e urbanistici, fino a quelli che riguardano la comunicazione e la laedership: la chiave di svolta per formare l'amministratore di condominio 3.0 è la formazione.Lo stimolo all'avvio di una vera e propria “rivoluzione” della cultura condominiale arriva dall'Anapic, associazione nata nel 2012 a Milano guidata da una giovane professionista donna, Lucia Rizzi, pronta a un tour in giro per l'Italia. Nell'ambito del convegno organizzato a Roma “L'amministratore di condominio alla luce delle normative vigenti: il nuovo building manager” lunedì 16 aprile presso l'Hotel Cicerone di Roma, l'associazione ha fatto il punto sui temi più urgenti.Spiega Lucia Rizzi, presidente nazionale Anapic: “Secondo uno studio dell'Anapic, il numero di controversie condominiali si attesta in circa 2 milioni e di questi 200mila vengono dibattuti davanti a un Tribunale. Anapic vuole rivoluzionare l'idea di un condominio considerato incubatore di liti e grattacapi e la soluzione è formare professionisti che siano veri e propri buiding manager”.“La chiave di svolta sarebbe iniziare a formare i ragazzi sui banchi di scuola”, spiega Lucia Rizzi. “Anche perchè, quella dell'amministratore di condominio, potrebbe rappresentare per molti un'opportunità professionale. Che ci piaccia o no, il condominio esisterà sempre e c'è bisogno sempre di più di persone qualificate che considerino questo lavoro non un passatempo o una seconda attività da fare nei ritagli di tempo, ma una vera e propria professione”.A seguito della nuova Riforma Condominiale in vigore dal 18 Giugno 2013, la figura dell’amministratore si è arricchita di responsabilità.

“L'amministartore dovrebbe contribuire alla valorizzazione del fabbricato, azzerando il fenomeno del degrado dello stabile, e migliorando il comfort abitativo”, spiega Rizzi. Per quanto riguarda la città di Roma, che conta circa 155mila fabbricati, “la priorità è la riqualificazione degli edifici, molti dei quali vecchi e mal manutenuti, soprattutto per quanto riguarda gli impianti”.E poi c'è il capitolo liti e beghe condominiali: “il fenomeno dello stalking condominale è sempre più diffuso perché manca una cultura della collettività e perchè chi deve gestire, a volte non è in grado di farlo. Motivo per cui è essenziale che gli amministratori frequentino corsi e aggiornamenti che li rendano capaci di gestire le controversie, anche dal punto di vista della comunicazione”, conclude Lucia Rizzi.

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