Coronavirus: il business dei pannelli in plexiglass. Anche tra moglie e marito

Dopo le mascherine, il nuovo business dei dispositivi di protezione sono i pannelli in plexiglass che i commercianti saranno costretti ad installare per poter riaprire. Ma c'è anche chi vorrebbe un pannello per dividere il letto coniugale, una specie di protezione in tempo di pandemia.

Ma quanto costa una protezione di plexiglass di quelle già in uso i alcuni supermercati e negozi di tabaccherie? Risponde Valentina Cipolla, 31 anni, direttore di Atwc, società specializzata in dispositivi di protezione, sistemi di comunicazione visiva e prodotti per la promozione delle imprese.

“Ovviamente dipende dalla dimensione che può oscillare dai 60 centimetri ai 3 metri e dipende dalla dimensione del bancone. Poi c'è lo spessore del materiale utilizzato, Insomma ci sono diverse voci che concorrono al prezzo definitivo. Non ultima quele dek numero dei pezzi”

Ma esiste un listino nel quale un commerciante può orientarsi senza incorrere nella fragature tipo mascherine?

“Provo a spiegarmi: come per le mascherine il ricorso al massimo risparmio espone all'acquisto di merce scadente. Per il plexiglass il prezzo giusto è è funzione della grandezza e della qualità dei materiali il cui prezzo all'ingrosso, quindi per le grandi forniture oscilla tra i 40 e i 60 euro al metro quadro a seconda dello spessore che varia dai 5 a 20 millimetri. Per quest'ultimo formato big qui il costo nudo delle lastre è almeno di 10 volte di più”.

Come ci si può orientare per evitare fregature?

“Intanto selezionare i fornitori e evitare le corse al ribasso. Visto il tempo che dovrebbe durare la Fase 2, è bene considerare la lastra di protezione per chi lavora non un accessorio,ma un bene fondamentale. Poi c'è la qualità dei materiali che fa la differenza: lo spessore è sinonimo di resistenza nel tempo ad urti, graffi e alla necessaria pulizia quotidiana. Noi lavoriamo solo metacrilato di prima qualità per dare le giuste garanzie al cliente”.

E ora cominciamo a capirci qualcosa. Gli altri fattori che compongono il prezzo finale?

“Le lastre sono autoportanti ma personalizzabili nelle dimensioni e nella forma a partire da chi vuole magari stampare il proprio logo, oppure stampare un messaggio per evitare la babilonia di cartelli appesi lo scotch”.

Che tipo di richieste avete avuto sino ad oggi?

“Tabaccherie, reception, banchi di negozi alimentari e progetti per l'abbigliamento. I più furbi vogliono prepararsi per tempo alla riapertura”.

Quando tempo ci vuole per avere un pannello?

“In condizioni normali al massimo 5 giorni ma riusciamo anche in 3. Dipende sempre da forma e dimensioni e dai corrieri per le consegne”

Il pannello di protezione più insolito che le hanno chiesto?

“Beh colori assolutamente inediti come un azzurro col disegno del mare, uno fluorescente e uno argento e oro. Poi ci ha chiamato una donna del nord Italia che chiedeva se era possibile mettere un pannello divisorio nel letto. Da quanto ho capito voleva una sorta di distanziamento notturno dal marito. Ovvio che abbiamo declinato”.

Conclude Riccardo De Cian, ceo di Atwc: “Il Coronavirus ha fermato questo Paese ma quando ne usciremo non sarà più come prima: Per le imprese si apre una stagione di competenze e qualità e la riprova è in ciò che che accaduto con le forniture delle mascherine: non c'è più spazio per l'improvvisazione, per l'Italia è arrivato il momento di fare sul serio”.