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Roma
Coronavirus, la grande abbuffata della Raggi. Anche all'Atac il premio Covid

Il Coronavirus è come una manna e a Roma premi Covid per tutti i dipendenti del Comune. Dopo il premio Covid per l'Agenzia della Mobilità, l'aumento di stipendio arriva anche nella disastratissima Atac, l'azienda con i libri contabili in Tribunale e alle prese con un concordato fallimentare i cui debiti peseranno per i prossimi 30 anni.

L'aumento di stipendio che i sindacalisti di Filt Cgil, Fit Cisl Uiltrasporti e Ugl hanno strappato all'azienda è un rebus complicatissimo che potrebbe arrivare anche a 100 euro al mese per chi lavora nella metropolitana e si basa sulla necessità dell'azienda di modificare i turni di lavoro. La dinamica è semplice: se Atac decide di cambiare il turno di un macchinista, addetto di stazione, operatore di stazione e altri figure, il primo è gratis, il secondo cambio di turno garantisce 20 euro e dal terzo cambio di turno in poi sono 45 euro tonde tonde per ogni variazione.

E il bello che per nascondere il Premio Covid, azienda e sindacati hanno inventato una formula creativa che prevede una sperimentazione partita lo scorso 16 novembre e che durerà sino al 31 gennaio. Poi i “furbetti dello stipendio assicurato”, potranno definire insieme ai sindacati se proseguire con la sperimentazione oppure trasformare l'iniziativa Covid in “sistemico”. Tradotto: incassare il denaro a fonte dei cambi turno per tutta la vita. Insomma, come si faceva nella Roma degli anni Settanta e Ottanta, per far camminare i treni del metrò si regalava un'indennità tipo quella dei Mondiali di calcio che poi si incassavano sino al giorno della pensione.

L'accordo sindacale sottoscritto da Atac
Lo scorso 24 novembre, il presidente e ad di Atac, Giovanni Mottura, nominato da Virginia Raggi a giugno di quest'anno, insieme ai rappresentanti sindacali del settore trasporti per Cgil Daniele Fuligni, per Cisl Roberto Ricci, per Uil Massimo Proietti e per Ugl Lucio Valeri firmano un accordo che passerà alla storia.

giovanni mottura atac
 

Poche parole oltre la prassi “premesso che...”, “considerato che...” che nascondono un'attività sindacale intensa per negoziare gli aumenti, partendo dal presupposto che “si rende necessario attivare misure aggiuntive, seppur nelle attuali criticità, affinché siano assicurati i livelli attesi di servizio. Dunque, l'azienda che nel lockdown ha trasportato aria e che dall'inizio della seconda fase della pandemia viaggia con metà dei passeggeri e che non ce la fa a trasportare i romani tant'è che ricorre ai pullman privati, per fare il servizio è costretta a modificare i i turni di lavoro.

pietro calabrese assessore trasporti roma
 

Si noti che in Atac i turni di lavoro vengo organizzati e notificati al personale con 15 giorni di anticipo e che se l'Azienda è costretta a cambiarli per malattie, permessi personali e sindacali, deve mettere mano al portafogli. Quindi la decisione di abbandonare gli accordi sindacali vecchi sui cambi turno e passare al sistema slot machine: il primo cambio è gratis (anche in Atac si sono accorti che a Roma c'è l'emergenza Covid) mentre il secondo cambio vale 20 euro e dal terzo cambio si sale a 45 euro per ogni cambio turno. E questo vale per la metropolitana la cui unica emergenza Covid è quella sanitaria per il personale. Identica emergenza che hanno le partite Iva, i liberi professionisti, i cuochi e i camerieri che dal marzo scorso stringono i denti e chiedono solo di lavorare.

Il Premio Covid anche a autisti di bus e meccanici delle Officine Mobili
La perla dell'accordo del 24 novembre, nasconde come al solito una trucco. Per evitare che autisti di bus e operai si sentano poco considerati, ecco che sindacati e azienda si incontreranno entro l'11 dicembre per estendere i premi anche ai conducenti. Insomma, all'appello della manna Covid in Atac mancano solo gli amministrativi. Ma è solo una questione di tempo.

Quanto valgono gli aumenti per 11 mila tranvieri romani
Calcolare quanto valgono gli aumenti è un'operazione complessa in una società dove lavoravo 11 mila 261 dipendenti, anche perché i cambi turno sono a discrezione dei responsabili dei singoli depositi.

Valgono molto di più per chi governa il Comune di Roma che da sempre costruisce il consenso elettorale puntando sulla forza lavoro che supera tra Comunali e partecipate i 48 mila, più del totale dei dipendenti di Fca, come ha scritto ironizzando il giornale economico Money. Considerando solo i parenti di primo grado l'onda del consenso bagna oltre 100 mila persone. I dipendenti lo sanno, chi governa il Campidoglio pure e chi sta all'opposizione tace per paura di perdere voti. E a maggio 2021 a Roma si vota per le Comunali. Le vera manovre della politica sono già partite. Cambiano sigle e nomi ma il metodo è sempre lo stesso.

Tace il Pd, tace la base dell'M5S e tacciono anche Lega, FdI e Forza Italia. Virginia Raggi ha fatto a tutti “il pacco di Natale”. C'è da scommettere che la Metro C non si fermerà più.

SCARICA E LEGGI IL VERBALE DELL'ACCORDO SINDACALE COI PREMI COVID

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