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Roma
Coronavirus, trasporto pubblico in ginocchio. Bus vuoti: persi 130 mln al mese

Il Coronavirus mette in ginocchio anche il trasporto pubblico locale e regionale: l'emergenza Covid-19 ha svuotato bus e metro, con una riduzione stimata dei passeggeri di oltre il 50% ed una perdita secca di almeno 130 milioni di euro al mese.

 

A tracciare il quadro drammatico è Andrea Gibelli, Presidente di Asstra, l’Associazione che rappresenta la maggior parte del sistema dei trasporti pubblici locali in Italia, che aggiunge: “Per questo abbiamo chiesto al Governo una serie di interventi mirati ed immediati per evitare il tracollo di un settore ad alta rilevanza strategica e sociale per l’Italia”.

Queste le proposte: Inoperatività delle clausole inserite nei contratti di servizio o negli atti che regolano il rapporto delle decurtazioni di corrispettivo ovvero di sanzioni e penali in ordine alle percorrenze non effettuate; Ripristinare la decurtazione di 58 milioni all’anno del Fondo nazionale trasporti destinati alla defiscalizzazione degli abbonamenti Tpl; Ripristinare il taglio di 50 milioni di euro all’anno del capitolo 1314 del Bilancio dello Stato destinati al ristoro dei maggiori oneri di malattia; L’applicazione della CIG in deroga per le imprese sprovviste di ammortizzatori sociali per assicurare la copertura oltre i limiti previsti dal fondo di solidarietà; Legare l’andamento del fondo nazionale trasporti al tasso di inflazione programmata al fine di evitare la perdita del valore reale dello stanziamento (4,874 mld all’anno.) il mancato incremento è quantificabile in oltre 39 milioni di euro nel 2019, in 79 milioni nel 2020, fino ad arrivare a più di 119 milioni nel 2021; Prevedere un fondo statale ad hoc anche per le Regioni a Statuto Speciale; Ripristinare il taglio rimborso accise per autobus Euro III e Euro IV previsto nella manovra economica 2020; La sospensione e allungamento di mutui e leasing assunti per l’acquisto di beni materiali e infrastrutture; L’introduzione di misure dirette ad agevolare l’accesso al credito e lo smobilizzo dei crediti IVA; Norme per allungamento dei termini di pagamento del pedaggio a RFI da 60 a 90 giorni, per annullamento in tutto il periodo dell’emergenza del pagamento della componente B del pedaggio ferroviario da parte degli operatori e per la compensazione dei costi delle risorse pianificate e non altrimenti utilizzabili a seguito dei treni cancellati; L’allungamento del periodo di validità del DURC.

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