Corruzione, indagine sui lavori nel XIV Municipi: tutti i nomi
L'indagine è partita dopo la denuncia degli ex vertivi del XIVMunicipio
Per le irregolarità legate agli appalti per l'esecuzione di lavori di manutenzione scolastica di quattro edifici scolastici, il gip Livio Sabatini ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti degli imprenditori Antonio Angelini, Fiorello Bucci, Omar Cavezzan, Daniele Di Re, Daniele Germani, Alessandro Pincarelli, Ezio Pompa, Daniela Talone, Luca Mascarucci e Pietro Di Cori (tutti rappresentanti legali di varie aziende).
Beni per un milione di euro sono stati sequestrati a Manolo e Gianluca Bucci, figli di Fiorello. Nei riguardi dei primi 8 arrestati, il giudice da' conto della loro "adesione al vincolo associativo" e della "commissione dei delitti tributari" che evidenziano "il concreto e attuale rischio di reiterazione della condotta ed attuale e concreto pericolo per l'acquisizione della prova".
Gli accertamenti, condotti dal nucleo speciale anticorruzione della Guardia di Finanza, guidato dal generale Gaetano Scazzeri e dal tenente colonnello Antonella Casazza, hanno manifestato "il carattere organizzato, professionale e sistematico della condotta dei fratelli Bucci (che hanno parzialmente reso dichiarazioni confessorie, ndr) e dei loro accoliti".
Mascarucci e Di Cori non risultano inseriti "nella compagine criminale", ma, avendo assunto il ruolo formale di amministratori di due societa' cartiere, hanno comunque avuto una notevole importanza "per il gruppo imprenditoriale Bucci, avendone consentito, mediante la sistematica e reiterata emissione di numerosissime fatture per operazioni inesistenti, una rilevante evasione fiscale e il conseguente illecito accrescimento reddituale".
La Procura aveva sollecitato misure cautelari anche nei confronti di alcuni funzionari pubblici ma il gip, nonostante la sussistenza degli indizi, non e' stato dello stesso avviso: "per quanto riguarda Antonio Adamo, Bruna Benni e Filippo Dicembre (tutti del Municipio XIV all'epoca dei fatti, ndr) la risalenza temporale dei fatti accertati esclude, con evidenza, l'attualità delle esigenze cautelari ne' le attuali cariche ricoperte dagli indagati Benni (assegnata all'ufficio Occupazione suolo pubblico del XV Municipio) ed Adamo (dirigente tecnico presso il Dipartimento mobilita' e trasporti) consentono per ciò solo di giungere a diverse conclusioni".
Filippo Dicembre, invece, come si legge nell'ordinanza, "e' collocato in quiescenza dal 2014". Quanto a Roberto Botta, "la natura dell'illecito penale e l'episodicità della condotta escludono la sussistenza delle esigenze cautelari".
Analoghe conclusioni sono tratte dal giudice nei riguardi dei funzionari Antonio Cataldo, Fabrizio Marano e Maurizio Di Tosto: "le concrete modalità di accadimento dei fatti accertati e l'assenza di ulteriori elementi dai quali inferire una ulteriore e attuale adesione alle strategie e propositi illeciti del gruppo Bucci escludono - per il giudice - la sussistenza di esigenze cautelari". Sulle richieste cautelari bocciate dal gip la Procura si riserva un eventuale ricorso al tribunale del riesame.