Corruzione, Ruby ter: processo Berlusconi-Apicella. Il 16 la decisione del gup
Secondo l'accusa, Berluscon avrebbe versato 157mila euro ad Apicella per indurlo a non dire il vero nel processo sul caso 'Olgettine'
Processo Berlusconi-Apecella per corruzione e falsa testimonianza, il gup deciderà tra una settimana.
Il gup del tribunale di Roma Angela Gerardi decidera' il 16 maggio, se rinviare o meno a giudizio Silvio Berlusconi e Mariano Apicella per la corruzione legata alla falsa testimonianza del cantante napoletano riferita alle feste organizzate ad Arcore.
Il pm Roberto Felici, nell'udienza a porte chiuse di mercoledì mattina, ha rinnovato la richiesta di processo per i due imputati mentre le difese completeranno i loro interventi nell'udienza del 16 maggio prossimo.
Secondo l'accusa, il leader di Forza Italia avrebbe versato 157mila euro, nell'arco di diversi anni, ad Apicella per indurlo a non dire il vero nel processo sul caso 'Olgettine' e su quanto avveniva a Villa San Martino. La prima dazione, ritenuta il prezzo della corruzione, sarebbe avvenuta a Roma: questa circostanza giustificherebbe la competenza dei magistrati capitolini.
Si tratta del filone di indagine denominato 'Ruby ter' (dove Berlusconi viene indicato come 'corruttore' mentre Apicella risponde anche di falsa testimonianza), che il gup di Milano Anna Laura Marchiondelli il 29 aprile del 2016, accogliendo alcune eccezioni difensive, aveva 'spacchettato' in sei diversi filoni processuali destinandoli ad altrettanti tribunali (oltre a Roma, anche Monza, Torino, Pescara, Siena e Treviso), lasciando nel capoluogo lombardo la parte piu' sostanziosa con 16 imputati.