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Roma
Cotral revolution: via Colaceci arriva Prestagiovanni. Si scalda Rettighieri
Gualtoeri, Colaceci e Zingaretti

E' uno dei pezzi da 90 dell'impero Zingaretti sul quale tramonta il sole. Dominio indisturbato della presidente Amalia Colaceci, dal 2018 passa la amano. Firmerà il bilancio 2023 entro fine mese, poi al suo posto l'assessore ai Trasporti della Giunta Rocca, Fabrizio Ghera ha pronta la nomina di Bruno Prestagiovanni.

Con un colpo atteso da mesi e rimandato per motivi misteriosi da un anno, quella che era un'azienda cenerentola del trasporto extraurbano, è stata salva e rilanciata dal centrosinistra togliendo ad Atac i soldi del Fondo regionale dei Trasporti e trasformata in una company con bilanci in equilibrio e la gentile concessione della gestione delle ferrovie regionali cenerentola, Roma-Lido, Roma-Viterbo. Così è divenuta un player dai numeri importanti e una qualità del servizio imbarazzante con guasti, ritardi e cancellazioni di corse che hanno costretto i pendolari a diventare “marines” per andare tuti i giorni al lavoro e tornare a casa.

Rinviato di un anno lo spoil system

Nella regola dello spoil system, la Cotral doveva passare di mano all'indomani delle elezioni del '23 ma la Giunta di Francesco Rocca ha pensato bene di aspettare un po' per mancanza di coraggio molto di più per calcolo politico e cioè per far cadere si chi c'era prima la responsabilità di aver utilizzato la licenza ferroviaria di Cotral per trasformarsi da società automobilistica in gestore di servizi integrati, sempre e sotto il controllo della fedelissima di Zingaretti, quell'Amalia Colaceci che aveva cominciato come assessore ai Trasporti con Re Nicola presidente della Provincia di Roma.

Chi è Bruno Prestagiovanni. Con lui il rittorno di Marco Rettighieri

Si chiude così un ciclo esce ne apre un altro. Classe 1957, iscritto alla Dc, abbraccia Fini e dal 2003 al 2005 è assessore al Personale e Patrimonio di Regione Lazio con Francesco Storace e dal 2005 al 2010 vicepresidente del Consiglio Regionale. Quindi l'esperienza all'Ater come presidente del Cda. Rimane fuori dai giochi ma non dalla politica e ora è stato richiamato per una nomina attesa da tempo e che l'assessore Ghera ha sempre rinviato. Con lui, nonostante la Cotral lo scorso 8 febbraio ha bandito una selezione per il nuovo Direttore Generale, si fa il nome di Marco Rettighieri, già docente Luiss, un passato in Italferr e ancor prima alla Lione-Torino e in Technipetrol ma soprattutto DG di Atac da febbraio a settembre del 2016, quando ha mollato perché l'allora Comune di Roma a guida Raggi perché l'assessore ai Trasporti chiedeva di avere una “visione preventiva” degli spostamenti dirigenziali”. Così per la prima volta è stato costretto a mandare una lettera con un corriere espresso dall'Atac al Campidoglio per essere ricevuto. Attesa non soddisfatta e quindi culminata con le dimissioni. L'esperienza ferroviaria dovrebbe essere una garanzia per rimettere in piedi quel ramo del Cotral che si affaccia sui binari e che sinora ha prodotto solo caos.

L'Atac si prepara a far posto alla Colaceci

E la Colaceci? Secondo la regola del Pd che chi “cade” lo fa sempre rimanendo in piedi, dovrebbe trovare posto al Comune di Roma. Radio Atac scommette per un posto nel Cda che dovrebbe passare da 3 a 5 consiglieri con l'addio però di Arrigo Giana, guarda caso già AD di Cotral con la stessa Colaceci. In sintesi chi viene allontanato dal centrodestra trova un rifugio sicuro al Comune di Roma. Il Pd non lascia mai indietro nessuno. Tempi? Giusto il tempo di firmare bilancio, poi gli scatolini per l'addio o per il trasloco.







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