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Roma
Covid, allarme quarta ondata nel Lazio. Zingaretti: "Le mascherine restano"

I contagi nel Lazio tornano a salire e Zingaretti avvisa: "Questi aggeggi maledetti (le mascherine) le dovremo tenere al chiuso anche nei prossimi mesi".

Il virus c'è e continua a circolare. I dati relativi al contagio da Covid 19, nonostante una leggera inflessione registrata a febbraio e minore pressione per quanto riguarda il numero dei ricoveri e delle terapie intensive nel Lazio, continuano a essere significativi. Secondo l'assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, il dato è alto anche per "colpa" dei positivi asintomatici, ma soprattutto si sta assistendo al fenomeno delle reinfezioni.

Zingaretti sulle mascherine: "Aggeggi maledetti da portare al chiuso per molto tempo"

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in mattinata nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato: "Secondo me dovremo tenere questi aggeggi maledetti anche al chiuso nei prossimi mesi. Vedremo le scelte che farà il governo”.

Zingaretti tuona: "Con il virus non bisogna abbassare la guardia"

In merito ai numeri attuali dei contagi, Zingaretti ha dichiarato: "La situazione attuale più che preoccupare deve spingerci a stare attenti, soprattutto al chiuso, e a non abbassare la guardia. Il virus circola e bisogna difendersi“.

D'Amato: "Il virus c'è e il 31 marzo niente tanta libera tutti"

D'Amato ha quindi dichiarato: “I casi" di Covid-19 "subiscono una accelerazione legata in prevalenza alla popolazione giovanile, ai positivi asintomatici e ai casi di reinfezione". "Il virus non è sconfitto e il 31 marzo, con la fine dello stato di emergenza, non può essere interpretato come un segnale di tana libera tutti”.

D'Amato: "Andamento dei contagi simile a inizio 2021"

"Assistiamo - spiega D'Amato - a una correlazione su base settimanale dei primi mesi del 2021 con quelli del 2022. Nell’anno in corso i casi, su base settimanale, hanno una lunga discesa a partire dalla fine di gennaio e diminuiscono per 37 giorni consecutivi fino ai primi di marzo. Nel 2021 i casi iniziano a scendere dal 10 di gennaio fino a fine febbraio. Ai primi di marzo assistiamo a una risalita. Se prendiamo come base 100 il primo gennaio di entrambi gli anni - prosegue - le curve nelle fasi di aumento e diminuzione sono molto simili, ma la curva del 2022 è al di sotto di quella del 2021. Bisogna dire che - conclude - al momento attuale non si registra una particolare pressione sulla rete ospedaliera, che rientra nella normalità".

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