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Roma
Da Baricco a Nico Vascellari. Romaeuropa show nell'Antica Roma

La Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma e la Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura presentano Patrimonio storico e creazione contemporanea: un progetto congiunto che in due fasi da giugno a novembre porterà arti visive, teatro, musica e performance nei luoghi simbolo della Capitale.

Il progetto prenderà il via il 24 giugno al Palatino con la mostra Par tibi, Roma, nihil (fino al 18 settembre), ideata da Monique Veaute, a cura di Raffaella Frascarelli, realizzata in collaborazione con Nomas Foundation ed Electa.

Da Jannis Kounellis a Daniel Buren, Kapwani Kiwanga, Nico Vascellari, Marinella Senatore, Sislej Xhafa: 27 artisti proporranno un universo di multiformi linguaggi, discipline ed espressioni artistiche in una esposizione all’aperto che si articolerà dalle arcate e dal grande terrazzo della Domus Severiana, allo stadio Palatino di Domiziano, al peristilio inferiore della Domus Augustana, fino alla Meta Sudans, aree non tutte accessibili al pubblico che saranno riaperte per l’occasione.

La mostra sarà affiancata da un programma di performance affidate a 5 artisti tra cui Sissi ed Emiliano Maggi. Al tramonto Alessandro Baricco anima gli spazi della mostra con 5 rappresentazioni del suo Palamede, l’eroe cancellato, in una versione appositamente rimessa in scena per lo stadio di Domiziano (dal 4 al 9 luglio). A raccontare le vicende di uno dei capi dell’esercito greco nella guerra di Troia, tradito dal suo compagno d’armi Odisseo, in scena sarà Valeria Solarino con lo stesso Baricco. Questa fase estiva del progetto si presenta come anteprima del Romaeuropa Festival-31a edizione che, con la direzione artistica di Fabrizio Grifasi, da settembre porterà Patrimonio storico e creazione contemporanea in altre sedi prestigiose.

A novembre le Terme di Diocleziano ospiteranno Inedia Prodigiosa di Lucia Ronchetti coprodotta con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e il nuovo progetto di Giorgio Barberio Corsetti, Il Ratto di Europa nell’Aula Ottagona, collegata virtualmente con Palazzo Altemps, Crypta Balbi e il Colosseo, e con Maddalena Crippa come interprete principale. Gli altri appuntamenti vedranno protagonisti Sabine Meyer con Ninfa in Lamento, spettacolo in bilico tra musica contemporanea e prassi barocca che si terrà a Villa Farnesina, la suggestiva sede dell’Accademia dei Lincei, e Alvin Curran con due diverse serate: Maritime Rites (Riti Marittimi) al Laghetto di Villa Borghese, un concerto galleggiante con la Banda della scuola popolare di Musica di Testaccio, e Endangered Species ossia The Alvin Curran Fakebook atipica autobiografia in forma sonora, nella storica residenza dell’Accademia di Francia a Villa Medici.

Con Patrimonio storico e creazione contemporanea continua l’apertura degli spazi museali e monumentali al lavoro degli artisti. Una linea di pensiero riassunta dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini con la frase: «Favorire la creazione contemporanea e metterla in relazione con il nostro patrimonio». Intento dell’iniziativa è creare una linea di comunicazione tra i luoghi del passato e le multiformità del presente, come di rado avviene in un solo progetto visti i molteplici linguaggi espressivi coinvolti. Questa volta arti visive, performance, teatro, musica, installazioni trovano posto in edifici e vestigia cariche di storia e significati per un dialogo non scontato. Mitica culla delle origini di Roma, il Palatino venne poi interamente dedicato alla residenza degli imperatori: tre generazioni di artisti visivi dovranno fare i conti con questo luogo del potere per antonomasia, con la sua raffinatezza, la sua superbia, la sua transitorietà. Anche se in modi diversi, lo stesso vale per le altre sedi che saranno teatro di questa iniziativa: così, oltre agli artisti cui è stato commissionato un progetto nuovo, anche gli altri hanno sentito l’esigenza della creazione, rimodellando il loro lavoro per questi spazi. L’incontro tra passato e presente naturalmente oggi è affidato anche alla tecnologia per collegare virtualmente luoghi diversi, ma soprattutto memorie e storie lontane a quelle attuali. L’epicentro è nel mito, Palamede, Europa, le ninfe, ma anche nel mormorio dell’autobiografia, nella festa sull’acqua o nel digiuno rituale del Medioevo, la pratica monastica della anorexia mirabilis, rappresentato in quelle Terme di Diocleziano che nel corso dei secoli sono state anche la Certosa di Roma. Spesso irrituale e canzonatoria la contemporaneità accostata al passato immobile e anche remoto, promette un incontro rischioso: da cui attendere una scintilla di vita per entrambi, patrimonio e creazione.

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