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Roma
Dal sogno atomico all'oblio. Montalto di Castro, bando Enel per la centrale Volta

In esercizio dal 1992, da tempo in disuso, con impianti e tecnologie fuori mercato per ipotizzare una ripresa, chiude la centrale "Alessandro Volta" di Montalto di Castro. Per l'impianto, inizialmente costruito per ospitare la centrale nucleare dell'alto Lazio nel 1982, e riconvertito a impianto policombustibile da 3.200 Megawatt quattro volte più potente, dopo il referendum contro l'atomo, chiude definitivamente i battenti e Enel lancia il bando per la riqualificazione dell'area che per anni è stata uno dei più grandi cantieri d'Europa.

A partire dal 24 maggio e fino al 3 ottobre 2016 infatti sarà possibile presentare un progetto per la riconversione della Centrale. L'iniziativa è stata annunciata, e presentata alla stampa, stamattina, da Carlo Tamburi, direttore di Enel Italia, Sergio Caci, sindaco di Montalto di Castro, Mauro Mazzola, presidente della provincia di Viterbo, Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria Lazio e Vito Consoli, direttore Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio. Il bando si inserisce nel progetto Futur-E che punta a riconvertire 23 centrali in tutta Italia. "Montalto è la più grande di queste 23, ed è la più importante perché ha una storia carica di significati politici e industriali - ha spiegato il direttore di Enel Italia, Carlo Tamburi - Oggi comunichiamo ufficialmente la partenza della conversione di Montalto, nell'ambito del progetto Futur-E che vuole dare nuova vita a 23 centrali che non sono più necessarie al funzionamento elettrico nazionale. Il 24 maggio uscirà il bando che solleciterà la proposta di progetti, non solo idee, ma progetti con una loro fattibilità e concretezza". Le proposte verranno sottoposte a una verifica preliminare da parte di Enel che si avvarrà del supporto del Politecnico di Milano, che come partner tecnico del progetto Futur-E, contribuirà all'accertamento dell'esistenza dei requisiti tecnici nelle manifestazioni d'interesse.
La seconda fase di selezione riguarderà invece l'invio di offerte vincolanti, comprensive di proposta progettuale per la riqualificazione dell'area e business plan contenente anche l'offerta economica per l'acquisizione del sito. "Riteniamo che questo sito possa attrarre anche investitori stranieri e che sia in un luogo utile a creare sviluppo economico sul territorio. Immaginiamo che ci saranno alcuni che si metteranno insieme, perché le iniziative dovranno essere ampie e strutturate dal momento che il sito è molto grande - ha aggiunto Tamburi e ha poi concluso - per esempio il sito potrebbe prestarsi bene per la realizzazione di un data center sul modello di quello ideato da Apple a Napoli". Al momento sono 21 i siti che in Italia sono sottoposti a trasformazione e che rappresentano un patrimonio industriale da valorizzare.
"L'iniziativa vincitrice penso che non possa essere disgiunta da quello che sta avvenendo nel porto di Civitavecchia e nel quadrante di Fiumicino. E poi, con la Toscana e l'Argentario vicini non si può non pensare al turismo" - ha sottolineato Maurizio Stirpe di Unindustria Lazio; mentre Vito Consoli nel ringraziare Enel per il coinvolgimento della direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio ha detto: "Credo sia importante che sia stata invitata la struttura che si occupa di ambiente. Ci si aspetta, quindi, per questo sito proposte che abbiano una forte connotazione ambientale ed ecosostenibile, perché ci sono oltre 200 ettari in cui l'ambiente e la sostenibilità possono essere protagonisti".

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