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Roma
Don Coluccia, nuova aggressione a Tor Bella Monaca: rifiuti tirati dai pusher
Don Coluccia

La prima avvisaglia c’è stata non appena il gruppo è sceso dalle auto in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca. “Prete infame” ha urlato un uomo dalla finestra di un appartamento del primo piano. I fatti sono avvenuti nei pressi del civico 38, nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 3 dicembre.

Don Coluccia, il sacerdote che si batte contro i clan degli spacciatori a Roma, sotto scorta da tempo, accompagnato da Tiziana Ronzio, presidente dell’associazione Tor più bella e da altri fedeli, avrebbero dovuto pregare davanti alla statua del Bambin Gesù che un privato ha fatto installare in una aiuola al civico 38.

Il racconto dei testimoni

“Mentre pregavamo – ha detto Ronzio – un gruppo di giovani si è radunato sul marciapiedi opposto guardandoci con astio. Qualcuno farfugliava insulti rimanendo comunque a distanza. Ci siamo spostati come facciamo di solito, in occasioni come queste, verso il civico 64 e mentre pregavamo, il cassonetto che stava sul marciapiedi opposto ha preso fuoco”. I vigili del fuoco sono arrivati in pochi minuti e l’incendio è stato domato, “ma è evidente che è stato un atto per intimorirci” ha detto Ronzio. In via dell’Archeologia “serve un posto di blocco delle forze dell’ordine fisso” aggiunge Ronzio “e non importa se a qualcuno questa cosa potrà far pensare ad una militarizzazione della zona”. Serve inoltre “assegnare agli aventi diritto le case liberate dagli abusivi; fare un censimento degli alloggi occupati abusivamente – conclude - e recuperarle”.

Solidarietà del minisindaco

"Don Coluccia è stato a Tor Bella Monaca per una delle sue azioni pastorali a contrasto della criminalità organizzata. In via dell'Archeologia, dove abbiamo posto un bambin Gesù, mentre svolgeva la sua attività assieme agli scout, all'Associazione Tor Più Bella e a Tiziana Ronzio, ignoti hanno appiccato il fuoco ai secchioni dell'immondizia che erano nelle immediate adiacenze". Lo dichiara in una nota il presidente del Municipio Roma VI, Nicola Franco. "Non saranno queste intimidazioni a fermare l'opera di don Coluccia né riusciranno a fermare la volontà di questa Amministrazione di mettere in campo qualsiasi strumento per fermare i 14 clan mafiosi che lavorano sul territorio - aggiunge Franco -. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a don Coluccia: continueremo a lottare per riportare la legalità a Tor Bella Monaca e a tutto il Municipio VI delle Torri", conclude.

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