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Roma
Ecco la magia delle stalattiti: riaprono al pubblico le Grotte di Bellegra

Le Grotte di Bellegra, in provincia di Roma, note come Grotte dell'Arco, il 13 agosto riaprono al pubblico. Il sito speleologico, una delle più importanti manifestazioni carsiche ipogee presenti nella Regione Lazio, sarà quindi di nuovo accessibile dopo un periodo di chiusura durato circa due anni.
Le Grotte, situate nella Valle del Pantano a meno di 100 Km da Roma e a soli 4 km dal centro abitato del comune di Bellegra sono dette “Dell’Arco” perché ad una trentina di metri a valle della sua entrata si trova un arco naturale in pietra.
Le Grotte dell’Arco dispongono di un accesso particolarmente agevole consentendo la visita del sito anche a persone con disabilità; si sviluppano infatti più in lunghezza, arrivando a più di 1 km, piuttosto che in profondità, con un percorso per il visitatore molto regolare facilitato da una passerella disposta lungo tutta la visita, percorribile anche con una carrozzina.
Le Grotte nei primi 200 metri del percorso dall'ingresso sono molto regolari, mantenendo una dimensione di 10 metri x 10 metri, per poi allargarsi creando uno spettacolo incredibile. Proseguendo nel percorso le Grotte si allargano notevolmente dai 450 fino agli 850 metri, formando vasti saloni: il salone ”ciclopico”, il salone “titanico”, la sala del “Duomo” e la “grande sala”.
Il percorso ipogeo, molto suggestivo ed interessante per la notevole bellezza delle complesse formazioni di stalattiti e stalagmiti, e’ ulteriormente impreziosito da due gruppi di figure rupestri databili tra le ultime fasi del Neolitico e la prima eta’ del Bronzo (4000/3500 a.C.). Questo aspetto, oltre a rendere le Grotte dell’Arco uniche nel loro genere, consente un abbinamento delle caratteristiche naturalistiche e scientifiche delle grotte, tipiche di un approccio turistico ad una dimensione di tipo didattico-disciplinare, tale da rendere la visita del sito un’interessante opportunità per i bambini/ragazzi quale contributo nel processo formativo della scuola dell’obbligo, come percorso di insegnamento-apprendimento.
Le Grotte dell’Arco sono state scoperte nei primi anni del 1900 a causa del prosciugamento del lago che regnava su tutta la valle del Pantano, per scopi agricoli, facendo venire alla luce questa meraviglia.

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