Elezioni Lazio, Maurizio Gasparri alla Regione. E' candidato del centrodestra
Silvio Berlusconi ha dato l'ok alla candidatura dell'ex An Maurizio Gasparri
di Fabio Carosi
Nicola Zingaretti, Roberta Lombardi e nel “mondo di destra” Sergio Pirozzi e Maurizio Gasparri. E' il presidente dei senatori del Pdl, romano, 61 anni, l'uomo al quale Forza Italia ha chiesto da più di un mese di candidarsi a Governatore del Lazio.
L'annuncio, salvo ripensamenti dell'ultim'ora, è atteso al massimo entro sabato, quando Silvio Berlusconi in persona dovrebbe formalizzare la candidatura di “servizio” nata da una bicchierata a base di Cesanese del Piglio di grande qualità.
Il nome di Gasparri, giornalista, parlamentare di lungo corso, senatore in carica e romanissimo, gira da diversi giorni. Ma a frenare su quella che da poche ore si è trasformata da ipotesi in realtà, è stato lo stesso Maurizio Gasparri che ha voluto sondare il suo gradimento e la sua capacità di riunire sotto un unico ombrello quel centrodestra che annaspa tra leghisti che sperano di mettere una bandiera nel Lazio, destristi affascinati dallo “scarpone” del primo cittadino di Amatrice, Pirozzi, e forzisti entusiasmati dai sondaggi, per finire coi Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che invece sognano di passare da “partito mediatico” a forza di governo. Almeno nel Lazio dove i voti di Giorgia Meloni alla Comunali romane, vorrebbero incontrare il moltiplicatore 2 e passare dai 270 mila del primo turno almeno a 500 mila.
Amico e “compagno di merende politiche” quando a Roma i giovani di destra confluivano nel Fronte della Gioventù, poi nel Movimento Sociale quindi affascinato dalla svolta di Fiuggi di Domenico Fisichella, Gasparri, ha come primo compito quello di trovare la “sintesi a destra” con la Meloni e con Pirozzi, magari studiando un ticket per l'eventuale vicepresidenza a trazione “fratelli” e un ruolo per il sindaco di Amatrice con la proposta di un seggio alla Camera alle politiche di marzo. Sarebbe la quadratura del cerchio che riunirebbe tutto il centrodestra a quattro ruote motrici con la quarta ruota rappresentata dagli ex An rimasti senza partito.
Già sottosegretario e ministro per le Comunicazioni, Gasparri ha quell'esperienza amministrativa necessaria a traghettare “il centrodestra più lento d'Italia”, verso una nuova classe dirigente da proporre nel quinquennio successivo.
Chi dice no? Per ora nessuno. Gasparri lo sa e aspetta in silenzio che gli “amici” gli chiedano il sacrificio. Possibilità? I sondaggi parlano chiaro: se Fratelli, Pirozzi e gli ex An viaggiano compatti, le possibilità si moltiplicano.