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Roma
Emergenza abitativa a Roma, il Pd vuole dare le case a chi è sotto sfratto

Superare la delibera del 2021 della Raggi e dare gli alloggi popolari anche a chi è sotto sfratto: la proposta del Pd per arginare l'emergenza abitativa crea polemiche fra le opposizioni.

In mattinata si è riunita la commissione Patrimonio in Campidoglio per discutere sull'allargamento della platea dei beneficiari degli alloggi popolari. L'obiettivo è quello di risolvere un problema radicato in città e peggiorato in seguito alla crisi economica e sociale dettata dalla pandemia. La proposta del Pd è quella di rivedere – e superare- la delibera 131 del giugno 2021 approvata dall'ex sindaca Virginia Raggi e adeguare la normativa comunale a quella regionale, allargando così la fetta di partrimonio immobilare disponibile (non solo quello del Comune di Roma, ma anche anche gli alloggi Ater). Al momento, infatti, solo una quota pari al 25% degli alloggi popolari viene riservata all'emergenza abitativa e il centro sinistra vuole portare questa quota almeno al 35%.

Una posizione, quella del centro sinistra, criticata duramente sia dalla Lega che dal Movimento Cinque Stelle.

M5S: "Il Pd apre agli occupanti abusivi"

I grillini non vogliono che si tocchi la precedente delibera. In una nota i consiglieri Daniele Diaco e Antonio De Santis spiegano: "Stamattina in commissione Patrimonio del Campidoglio la maggioranza ha reso chiaro il suo intendimento di voler superare la delibera 131 del giugno 2021 della giunta Raggi, ampliando di conseguenza la platea di cittadini che possono accedere ad alloggi popolari nel territorio di Roma anche agli occupanti abusivi".

M5S: "Continueremo a batterci per la legalità"

I consiglieri M5S hanno poi aggiunto: "In buona sostanza gli esponenti della maggioranza vogliono far rientrare nella platea degli aventi diritto non solo coloro che occupano uno stabile privato, ma anche quelli che si trovano con un'ordinanza di sfratto tra capo e collo, al momento circa 4.500 famiglie in tutta Roma. Insomma, con questa mossa Gualtieri e i suoi danno il via alla tutela degli occupanti abusivi a scapito di chi attende per anni una casa nella legittima lista d'attesa. Noi invece continueremo a batterci, come già fatto nei precedenti cinque anni di consiliatura, per agevolare veramente chi è in graduatoria e aspetta da anni un alloggio. Siamo per la legalità sempre e comunque e contro le occupazioni abusive e speriamo che il neo assessore al Patrimonio Tobia Zevi non torni indietro rispetto alla strada tracciata dalla nostra amministrazione".

La Lega: "Ecco la solita sinistra che premia gli occupanti illegali"

A non digerire le proposte avanzate dal centro sinistra anche la Lega. Il consigliere Fabrizio Santori ha parlato di "solita sinistra", dichiarando: "Ci risiamo, si cerca di premiare gli occupanti illegali di case a scapito degli onesti cittadini che attendono invano il loro turno nelle graduatorie delle case popolari". Il leghista ha poi aggiunto: " L'idea di aumentare ulteriormente la quota, già alta, di saltafila e furbetti portandola al 35% è un'assurda e riprovevole discriminazione che vanifica il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge".

Centro destra: "Dalla sinistra solo demagogia"

Santori ha aggiunto: "La nostra opposizione sarà dura, a forza di demagogia si calpesta la Costituzione in nome del farniente e della furberia istituzionalizzata e elevata ormai a positivo valore culturale. Non permetteremo trucchi su censimenti dell'ultimo minuto e chiederemo ai dirigenti di Roma Capitale di rispettare la legge e non le delibere truffa, illegittime e con le quali la sinistra sogna forse di legalizzare i reati che si consumano in molti casi da decenni negli edifici occupati della città, vergognoso premio ai fuorilegge". A fargli eco anche la consigliera regionale della Lega Laura Corrotti: "Gualtieri come Zingaretti: penalizza chi è in regola. Ennesima beffa targata Pd". A unirsi al coro polemico anche il consigliere di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo che lancia una frecciatina al sindaco: "Per Gualtieri meglio occupare che richiedere regolarmente un alloggio".

La replica del Pd: "Vogliamo uno strumento che tuteli tutti"

Non si è fatta attendere la replica del presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale, Yuri Trombetti: "Rispediamo alla Lega le accuse: non c'è alcuna beffa da parte dell'amministrazione Gualtieri. Non è infatti previsto alcun aumento della quota dedicata agli occupanti". Il consigliere del Pd ha quindi spiegato: "La legge regionale prevede che ci sia una riserva del 25% fuori dalle graduatorie, ossia i comuni possono assegnare le case, nella misura indicata, a situazioni di pubblica calamità, di sfratto per persone che hanno un basso reddito, ai disabili, alle donne vittime di violenza o altri casi simili. Quello che stiamo facendo, quindi, è semplicemente adeguare la normativa comunale a quella regionale facendo passare l'aliquota da 15 a 25 e stabilendo anche che la percentuale verrà calcolata su tutte le case, non solo su quelle di proprietà del comune. Con questo strumento andiamo così a tutelare tutti, permettendoci di accedere alla riserva di legge anche nei casi in cui, ad esempio, si verifica il crollo di un palazzo, come è avvenuto a via Giolitti".

Trombetti contro la Lega: "La legge del Lazio è la stessa che ha il Veneto governato da Zaia"

Trombetti ha poi concluso: "Ricordiamo infine alla consigliera regionale Corrotti che questa norma del 10% è stata mutuata nel Lazio da una legge della regione Veneto che è governata proprio dal centrodestra e dalla Lega. Evitiamo le polemiche strumentali che servono solo a fare confusione e ad alimentare dubbi inutili. I romani hanno bisogno di concretezza".

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