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Roma
Ente Microcredito, vola il fondo di garanzia: 50 imprese in due mesi

di Claudio Roma 

Grazie al Fondo di garanzia PMI e all'Ente di Stato per il microcredito nascono attività come funghi: in due mesi il progetto pilota nato in sinergia con la Bcc Roma ha sfornato già 50 nuovi microimprenditori
In Italia, negli ultimi tre anni, sono stati 22.600 gli utenti del microcredito. Negli stessi tre anni assommano a oltre 223 milioni di euro le risorse complessivamente anticipate a tali utenti, destinate per il 70% alla creazione di lavoro e per il restante 30% volte a coprire bisogni socio-assistenziali. Nel triennio 2011-2013 sono stati creati 20.220 posti di lavoro per 155,621 milioni di euro erogati per il microcredito produttivo. Per ciascun posto di lavoro creato si è sviluppato un moltiplicatore occupazionale di 2,43. Un effetto leva che può contribuire a sostenere i livelli occupazionali in modo molto significativo. Il progetto pilota che l’Ente sta portando avanti, partendo dal Lazio, ha sviluppato in soli due mesi già 50 nuove microimprese e sono oltre 150 le richieste in valutazione. Dunque in poco tempo sono circa 120 i posti di lavoro generati nella sola regione capitolina. Un progetto ambizioso quanto modulare che può essere replicato su tutto il territorio nazionale riducendo al minimo il rischio di flop.
Lo scopo di  questa strategia attuata nel progetto sostenuto dall'Ente per il microcredito è creare un sistema economico basato sulla finanza etica che possa contrastare la dittatura del PIL con una cultura economica che crei benessere diffuso. In questo senso lo strumento microfinanziario si attesta come funzionale alle politiche di welfare che si contrappongono all'assistenza aliamo di stato. Il microcredito infatti non è né un prestito a fondo perduto, né un piccolo prestito ma un credito 'assistito' e produttivo nel senso che la legislazione (art.111del testo unico bancario) lo definiscono tale nella misura in cui il prestito sia garantito dai servizi ausiliari di assistenza e tutoraggio che permettono, appunto la creazione di imprese sane e l'erogazione di prestiti senza garanzie reali ma a valere sulle idee produttive di un soggetto, di un nuovo imprenditore.
L'Ente, che è l'istituzione che garantisce proprio la corretta erogazione di tali servizi, ne ha delineato delle linee guida per l'attuazione e in questo momento storico si trova anche a supplire la carenza di operatori che possano erogare in modo ottimale tali servizi. Il motivo è sostanzialmente economico: i servizi hanno un costo che non è sostenibile da organismi non statali, dunque il compito della 'mano pubblica' è quello di ottemperare a questa carenza intervenendo direttamente a servizio e tutela del cittadino. In questo periodo storico non è possibile disperdere fondi pubblici e lasciare che le aziende facciano default. È necessario intervenire per evitare un flop di stato e garantire sia i cittadini, che le nuove imprese che la gestione fruttifera dei soldi pubblici.
Ogni buona idea può trasformarsi in un'opportunità e in un microcredito per l'impresa. Ogni potenziale imprenditore ci sono 25mila euro per avviare la propria attività con il sostegno di un tutor che coadiuvi questa impresa. Non esistono vincoli di età per realizzare la propria attività, esistono delle norme che vengono prontamente spiegate sul sito microcredito.gov.it dove si trovano anche le testimonianze reali di chi ha già avuto accesso al microcredito.

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