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Roma

Fratelli d'Italia e Lega, amici nemici: si rompe l'alleanza. Il vicepresidente della Camera Rampelli si schiera al fianco di Raggi e Zingaretti: “Nel dibattito sulle autonomie s‘inserisca quello su Roma Capitale”.

 

È già ai titoli di coda l'alleanza tra il partito di Giorgia Meloni e quello di Matteo Salvini. A porre fine al rapporto ci ha pensato il dibattito sulle autonomie e la questione Roma Capitale.

“Sono pronto a battermi al fianco del sindaco Virginia Raggi e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti affinché nel dibattito sulle autonomie s‘inserisca quello su Roma Capitale, come fossi in maggioranza. Perché le ragioni di appartenenza comunitaria sono più forti delle ragioni di appartenenza a un partito. Sul declino di Roma, c’è sicuramente un problema di parziale capacità e di competenze, ma c’è un gigantesco problema di poteri e di risorse e questo problema sta in capo al governo italiano”. È quanto ha detto il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, intervenendo alla presentazione del Comitato Roma150 presieduto da Andrea Costa, insieme al deputato di Leu Stefano Fassina e allo scrittore Vittorio Emiliani.

“Roma è patrimonio dell’umanità - ha aggiunto l'esponente di FdI -. Bisogna interrompere questa fustigazione che vede Roma vittima autentica di un’ostilità diffusa e ingiustificata. Si parla di romanocentrismo in assenza di uno Stato centrale e in un contesto in cui oggi le Regioni sono gli enti più farraginosi e spendaccioni di quanto non lo siano i ministeri. La loro istituzione, negli anni ’70, ha contribuito ad aumentare il debito pubblico, basti pensare alla spesa sanitaria. Dovevano rappresentare enti di programmazione e svolgere piani coordinamento anche interregionale, ora sono diventate enti di gestione, l’opposto di cui c’era bisogno. Con la richiesta di maggiori poteri da parte della Regione Veneto e Regione Lombardia, si vuole accentuare la caratteristica di enti di gestione. La prospettiva del 150^ di Roma Capitale si colloca all’interno di questa notizia. Nell’ambito della trattativa sulle autonomie differenziate noi dobbiamo dire che esiste anche Roma. E se la partita si gioca sulla richiesta aggiuntiva residuo fiscale è bene che si sappia che Roma ha un residuo fiscale: cioè dà allo Stato più di quanto riceve dallo Stato”.

“Gli interlocutori di Roma – ha concluso Rampelli - non sono gli altri Comuni, e non è Milano. L’interlocutore di Roma sono le altre capitali europee ciascuna delle quali riceve dal proprio Stato fior fiore di miliardi. L’interlocutore di Roma è il governo”.

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