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Roma
Femme fatale, sirena e arpia. "Eva vs Eva": la donna vista dall’arte

di Maddalena Scarabottolo

Famme fatale, sexy o anima del focolare, sirena e arpia. La figura della donna vista attraverso oltre duemila anni di storia dell'arte, è “Eva vs Eva” il titolo della mostra che, a partire dal 10 maggio, si snoderà tra i siti della Roma antica di Villa d'Este e l'Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore.

 

Un insieme di opere d'arte, documenti letterari e manufatti, corredano il percorso dedicato alla figura della donna, che accompagna il visitatore dall'antichità fino al XX secolo.La mostra si struttura come una piattaforma di collaborazione scientifica tra il Museo Nazionale Romano, Villa d'Este, Villa Adriana e il Parco Archeologico di Pompei.Un progetto che vuole esplorare, attraverso i secoli, l'ambivalenza e la dicotomia dell'animo femminile. Il percorso presenta inizialmente gli aspetti positivi della manifestazione femminile, mentre la parte esposta a Villa d'Este prende in esame  gli aspetti più enigmatici.Da immagini che richiamano la funzione di angelo della casa, o figura del focolare, verranno poi prese in considerazione figure come Messalina e Medea, sirene, arpie e gorgoni.Andrea Bruciati, Direttore dell'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este, ha sottolineato come “la mostra affronterà le parti in luce dell'universo femminile, ma anche le parti in ombra”. Il Direttore ha inoltre affermato che “il progetto espositivo vuole restituire spessore e poliedricità a figure femminili, che la storia, l'immaginario collettivo e l'interpretazione hanno appiattito in ruolo”.

Lucrezia  Borgia è il personaggio esemplare per comprendere lo spirito e la volontà di questa iniziativa culturale. Madre di Ippolito II d'Este ma anche figura storica, simbolo di attiva e colta donna rinascimentale e incallita peccatrice.Una mostra d'arte che approfondisce anche aspetti legati all'analisi di genere, alla psicologia comportamentale e all'antropologia.Tutti i soggetti presi in esame, dalle figure mitologiche a quelle storiche, raccontano vari aspetti dell'identità femminile, indagando problematiche che trasmettono delle emozioni. Le varie storie sottese alle opere hanno lo scopo di suggestionare il visitatore spingendolo alla riflessione.Il flusso di immagini si articola dalla tradizione biblica, passando per la statuaria classica, all'eroine del romanticismo, alla famme fatale, fino alla donna aggressiva e seducente della contemporaneità.

Si potranno apprezzare opere d'arte come la testa di Saffo, il ritratto di Agrippina Minore, un frammento di affresco del I secolo d. C ma anche opere di grandi nomi come Guercino, Piazzetta e il Cavalier d'Arpino.

La mostra termina con uno sguardo rivolto alla cinematografia. Come si evince dal titolo, nome del famoso film del 1950 con Bette Davis e Anne Baxter, il cinema è un'arte che ha particolarmente influenzato la costruzione dell'universo femminile. Le foto e i video, relativi all'ultimo passaggio della mostra, dimostrano come la sapienza e la saggezza della donna molto spesso si sono ritorte contro la stessa.

La mostra si presenta come un ambizioso e complesso progetto  che si articola attorno al fascino della figura femminile. Sia che si tratti di un personaggio mitico o storico, la possibilità che la mostra offre è quella di recepire dei valori culturali.

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