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Roma
Fiera di Roma, scintille tra Cciaa e Comune. “Speriamo non sia un ricatto”

E' scontro aperto sulla Fiera di Roma, dopo l'assenza eccellente del Comune di Roma  all'assemblea dei soci che avrebbe dovuto votare un aumento di capitale per scongiurare il default.

All'incontro dei soci di Investimenti S.p.A. (proprietaria della Fiera), previsto per martedì, Roma Capitale non si è presentata. Tutti i soci erano presenti tranne, appunto, l’amministrazione capitolina che non è intervenuta nemmeno tramite un suo delegato.

La Camera di Commercio alza il tiro e prende di petto la situazione: attraverso un  comunicato stampa si dichiara “stupita” delle dichiarazioni dell'amministrazione Raggi sulla vicenda. E il nodo della questione è la delibera capitolina che prevede la riduzione delle cubature dell’area, dai 67.500 metri quadrati previsti dalla giunta Marino ai 44.360 metri quadrati studiati dall’assessore all’Urbanistica della giunta Raggi, Paolo Berdini.

“Roma Capitale chiede a Investimenti S.p.A. di ritirare il ricorso depositato presso il Tar del Lazio avverso la deliberazione dell’Assemblea capitolina, sulla quale persistono forti dubbi di legittimità, che nel mese di agosto ha drasticamente ridotto le cubature dell’area ex Fiera di Roma”, si legge nel comunicato.

“Roma Capitale pone il ritiro del ricorso come condizione essenziale per partecipare al previsto aumento di capitale. Siamo sicuri che si tratti di un refuso giornalistico ed escludiamo, quindi, di trovarci di fronte ad un ricatto”. Senza giri di parola la Cciaa di Roma spiega che “in uno Stato di diritto, ogni cittadino o impresa che si sentano lesi possono, legittimamente, ricorrere al giudice naturale esercitando un diritto costituzionalmente garantito. La CCIAA di Roma ritiene, pertanto, corretto di dover acquisire le valutazioni del giudice amministrativo”.

L'amministrazione capitolina aveva lamentato la mancata presentazione di un piano di ristrutturazione aziendale che – spiega la Camera di Commercio - “al contrario, Investimenti Spa, nel rispetto della normativa vigente, ha ritualmente predisposto ai sensi dell’articolo 14, comma 4, del D.lgs. 19 agosto 2016, n. 175. Tale piano di ristrutturazione aziendale, dal quale risulta comprovata la sussistenza di concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività svolte, è stato inviato ai soci in tempo utile in vista dell’assemblea di ieri, unitamente al piano industriale di Fiera Roma S.r.l., ed è stato, peraltro, oggetto di valutazione positiva da parte della Camera di Commercio di Roma”.

L’Assemblea dei soci ha intanto sospeso i lavori rinviandone la prosecuzione al 3 novembre prossimo, al fine di consentire a tutti i soci istituzionali di completare l’iter deliberativo finalizzato all’aumento di capitale, in vista dell’adunanza dei creditori di Fiera Roma prevista per il 9 novembre.
“Invitiamo, pertanto, Roma Capitale ad assicurare la propria presenza alla ripresa dei lavori assembleari, sede naturale di confronto tra i soci per discutere le proprie posizioni”, aggiunge la Cciaa.

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