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Roma
Fine dei giochi per il latitante De Witt: arrestato il re dei narcos romani

Arrestato Claudio De Witt, il re dei narcotrafficanti romani. L'uomo era latitante da circa un anno, ma domenica sera è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Casal Bruciato, periferia della Capitale, dove si era rifugiato per evitare le manette.

De Witt era coinvolto in diverse indagini ed era latitante da quando scappo scappò dall'arresto nel corso dell'operazione “Amico Mio” nel 2017 che aveva portato alla cattura di persone accusate di traffico di droga e che vedeva proprio De Witt come capo del gruppo che spacciava tra Centocelle e San Cesareo, comune dei Castelli Romani.

Non è la prima volta che il 36enne si rende latitante per evitare un arresto. Era già avvenuto nel 2011 quando dopo essere stato condannato a 12 anni per traffico internazionale di droga. aveva organizzato un traffico di cocaina dalla Spagna all’Italia della portata di 30 chili a settimana, aveva approfittato di un ricovero presso una comunità terapeutica per evadere e far perdere le proprie tracce.

De Witt ha un passato criminale importante: coinvolto nell’indagine “Caracas” per essere non solo cugino, ma anche legato agli illeciti traffici di droga dei fratelli Romagnoli nonché legato ai noti esponenti dell'ndrangheta Gallace dai quali si riforniva di droga per introdurla all’interno della comunità nella quale era ristretto ai domiciliari.

L'“Arsenio Lupin” della Capitale è stato scovato dalla polizia domenica sera in via Diego Angeli, a Casal Bruciato, mentre stava uscendo da un palazzo per salire a bordo di un’auto Bmw con l'obiettivo di recarsi in zona Centocelle, una delle piazze di spaccio controllate da De Witt e dai suoi sodali. A bloccare l'uomo, proprio davanti al palazzo dove è avvenuto il tentato omicidio di Maurizio Mattiozzi, e ad arrestarlo al suo rientro a casa sono stati i poliziotti della sezione Antidroga.

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