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Roma
Fiumicino, si candida a sindaco e rinuncia a 14 mila euro mese. Il caso

di Fabio Carosi

Fiumicino: 80 mila abitanti e una tradizione politica da paese di 1000 anime. Parenti serpenti e politici di lungo e medio corso che da anni sono alle prese con una battaglia per la presa del Comune. E il prossimo 10 giugno si vota per sostituire o confermare il sindaco Esterino Montino.

 

I sondaggi “porta a porta” o di bar in bar descrivono una corsa a tre fra Montino, De Vecchi e Baccini e con l'M5S che sogna di ripetere anche nel piccolo comune l'exploit nazionale. Infine Casapound che ha dichiarato guerra al Pd di governo locale. Tanto perché un nemico da combattere aiuta a serrare le fila.

A Fiumicino destra e sinistra sono una sorta di divisione marziana. Il gossip che fa capo a “Radio-bar” narra di una vicenda che risale alle scorse elezioni su un presunto accordo centrista per favore Montino che sarebbe all'origine della spaccatura del centrodestra, quella che ha portato Fdi e Lega, insieme a un paio di liste civiche a combattere con il neo senatore De Vecchis contro l'ex alleato Mario Baccini, sostenuto da Forza Italia, Cuori per Fiumicino, Energie per l'Italia, Cristiano Popolari e le solite listarelle. Roba che il laboratorio perverso di Fiumicino sembra essere riuscito nell'inseguire gli schieramenti nazionali senza però anticipare l'accordo con il Movimento Cinque Stelle. Non è detto però che dopo il 10 giugno un eventuale ballottaggio potrebbe aprire le porte ad una santa alleanza. Ovvio, se non dovesse vincere il Pd.

QUANTO VALE FIUMICINO

Intanto è il Comune agricolo più grande d'Europa, dove però la maggior parte di coloro che sono dediti all'agricoltura sognano l'edificabilità per incassare un po' di soldi. Se le piccole Coop e i singoli allevatori/agricoltori trovassero l'unità invece che le lotte familiari per casi storici di abigeatico, le grandezze dell'ex Maccarese spa potrebbero rivelarsi strategiche per la creazione di posti di lavoro. Poi c'è la vicenda del mare e dei rifiuti che il biondo Tevere trasferisce tutti i giorni sul litorale, sino a far apparire dagli aerei che si levano in volo Coccia di Morto, lido del Carabiniere e Fregene come una gigantesca macchia marrone. Prima o poi Regione e Comune dovranno trovare una quadra e soldi per limitare l'inquinamento.C'è anche il porto canale, le 6 mila barche di Isola Sacra e la ricchezza che i servizi che ruotano intorno al Leonardo Da Vinci portano in termini di occupazione. Due casi per tutti: il complesso residenziale di Parco Leonardo e il centro Da Vinci, due giganti che hanno cambiato il volto del territorio in aggiunta alle propaggini edilizie di Commercity, una vera e propria rapina urbanistica operata da Roma sul terreno di confine. Tra le “perle” della zona ci sarebbero anche i resti di una flotta di pescherecci che stenta a sopravvivere per la scarsità dei fondali della zona e per l'importazione del fresco che passa dall'aeroporto.

IL SENATORE NEO ELETTO CHE LASCIA PER AMORE

Lo strano caso che agita le elezioni è quello di William De Vecchis. Figlio di commercianti che hanno costruito sul lavoro il loro benessere ha scelto la strada dell'aeroporto per lavorare in un'impresa di servizi. Secondo i bene informati, che non disdegnano di alimentare il gossip tra un bicchiere di vino e un giro a “scopone”, dietro la sua candidatura al Senato e alla successiva candidatura a sindaco ci sarebbe lo zampino dello sconfitto del 2013, Mauro Gonnelli che, per un pugno di voti, è stato asfaltato da Montino. Nei bar si narra che sia stato lo stesso Gonnelli a confezionare a tavolino un “pacco e contropacco” al centrodestra, reo a suo dire di aver firmato chissà quale fantomatico accordo per agevolare la sinistra al ballottaggio.

Le fantasie popolari e il vox popouli, dicono che Gonnelli abbia convinto De Vecchis a candidarsi garantendogli più o meno il suo pacchetto di voti e costringendo la candidata Poggi a fare un passo indietro. Quindi la rinuncia al seggio del Senato come un sacrificio per il territorio. Storia che poi è diventata un mantra elettorale, anche se il gesto dovesse aprire le porte a una vittoria del vecchio nemico rappresentato dal Pd. Ma nelle faide familiari la politica conta poco. Tant'è che lo zio di De Vecchi è candidato con Baccini. Con famiglie di 8 figli può accadere di tutto.

Torniamo a De Vecchis. Ora se il giovane William, definito persona saggia e onesta, dovesse farcela e diventare sindaco, firmerebbe il record del mondo dello stipendio più alto della politica nel più breve tempo: occhio e croce, tre mesi di emolumenti fanno a 14 mila euro e spicci comprese le indennità da moltiplicare ovviamente per 3. Da sindaco percepirebbe all'incirca 3460 euro. E' evidente che il primo avversario di De Vecchis sindaco sarebbe il suo direttore di banca o il promotore finanziario. E per uno che è diventato senatore grazie a un ripescaggio del sistema elettorale, salutare uno stipendio così alto sarebbe un vero sacrificio. Più che amore, si potrebbe parlare di un chiaro caso di dipendenza psichiatrica da borgo natio. Roba incomprensibile per chi guadagna mille euro al mese. Se invece Fdi-Lega dovesse soccombere, lo stipendio sarebbe salvo e la vendetta ipotetica comunque consumata per mano di un serial killer.

 

MONTINO SI FREGA LE MANI

Nel palazzo del Comune chi assiste al disfacimento del centrodestra è Esterino Montino. Il sindaco sorride e rifà i calcoli: considerata la perdita secca del Pd, gli avversari renziani che vorrebbero che si ritirasse a Capalbio a coltivare vigne e allevare animali da carne; con l'incubo che il Cinque Stelle scopra che ce la potrebbe fare, per ora è convinto di arrivare senza problemi al ballottaggio. Poi si deciderà, magari nel segno di qualche alleanza che passa per uno zio, un cugino e una famiglia che non ha dimenticato una licenza edilizia negata. Fiumicino è così: zero politica, migliaia di interessi. Basta accostare l'elenco dei problemi del territorio ai programmi elettorali. Raramente c'è assonanza.

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