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Roma
"Forza Italia a Roma è destinata a morte certa". La resa dei conti

C'era una volta Forza Italia a Roma e dopo il 5 giugno non c'è più. Tajani, Mussolini, Bordoni, Alfano e Lorenzin sul banco degli imputati, rei di essere i protagonisti di una sconfitta annunciata che Giorgia Meloni ha trasformato in una vittoria di Pirro personale.
Come un pugile dopo un ko clamoroso, la base di Forza Italia, quella he ha girato in lungo e in largo centro e periferie, due giorni dopo il voto si rialza e tenta l'analisi. Che però si trasforma in un processo ai vertici romani del partito, rei di aver scelto prima la Meloni, poi Bertolaso, quindi la convergenza sul partito. Ad affaritaliani.it, un esponente che da più di 10 anni è attivo sul territorio e che ha ricoperto cariche istituzionali ed elettive, racconta la verità e l'amaro futuro del partito dell'ex premier Berlusconi, chiedendo di non pubblicare il nome: "A Roma Forza Italia si estinguerà"

Allora che è successo?
"Una semplice migrazione del voto. Il 79% dei nostri elettori ha preferito Giorgia Meloni che ora canta vittoria, nonostante le sia mancato il 5 per cento per arrivare al ballottaggio. Gli elettori ci hanno puniti perché ci hanno ammazzato Alfano, la Mussolini gli altri: la gente non li può più vedere. Abbiamo dato un messaggio vecchio".

E quindi, cosa farete?
"Ah, a saperlo. Comunque si prepara la resa dei conti, il coordinamento romano dovrà cambiare casa. Ha fallito Davide Bordoni e lo dicono i voti - perché ha lavorato per sè e non per il partito. Lui è stato eletto e gli altri sono affogati dietro una politica senza logiche, fondata solo sul personalismo. E dietro Bordoni ci sono tutti quelli che hanno sponsorizzato la venuta di Marchini, gente come Tajani che ha spadroneggiato e che ora deve pagare il conto".

Big a parte, il vero dramma è sul territorio. Si prepara una diaspora?
"Oggi c'è difficoltò pure a trovare i coordinatori. Se non c'è rinnovamento non c'è partito e non c'era neanche prima. La grande confusione ha generato questo voto. Il rischio che i pochi eletti andranno verso Fratelli d'Italia. L'analisi del dato dà due informazioni: a livello nazionale il centrodestra va avanti, che Forza Italia supera la Lega e il terzo che i grillini non hanno tutto questo trasporto. Roma è in controtendenza su tutta Italia, è la pecora nera".

E la Meloni gongola...
"La verità è che a Roma non governerà il centrodestra e chi canta vittoria come la Meloni ha ottenuto una vittoria di Pirro. Ha solo messo persone sue, spunterà più deputati nel Lazio e a Roma ma si può capire il suo vero obiettivo? Vincere a Roma, o guadagnare più posti? Questa sconfitta è di tutti, ripeto: la sconfitta è di tutti e lo sbaglio è di tutti".

Ma cosa è successo a Marchini?
"Intanto che il voto ha condannato Forza Italia all'estinzione. Poi il suo tracollo si è consumato nell'ultima settimana quando la gente ha capito che l'inciucio non poteva andare avanti e ha scelto un messaggio chiaro. La gente non si è ricordata che Berlusconi voleva la Meloni e lei ha detto no perché era incinta. Se potessimo riavvolgere il nastro, se la Meloni avesse accettato oggi racconteremo un'altra storia".

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