Forza Italia al congresso romano: 1300 votanti, sono numeri da bocciofila
Il coordinatore di Forza Italia di Roma rieletto dai voti ponderati di 17 parlamentari accorsi alle urne. I numeri reali dicono però che pesa il 30%
di Claudio Roma
“Zitto e vota”. Con questo motto si è svolta la due giorni di congresso Romano e Provinciale di Forza Italia, che ha visto partecipare circa 500 iscritti su Roma città e un po’ di più sulla provincia, scarsi 800.
Al di là dei toni surreali di trionfo dei due eletti Bordoni su Roma e Battilocchio sulla provincia, l’unico dato che emerge è che il solito Antonello Aurigemma si è candidato contro tutto l’establishment di Forza Italia, costringendo il gota del partito a fare gli straordinari per convincere tutta la base romana che mal digeriva una riconferma di Bordoni ad una sua ricandidatura.
E con il grido di: “zitto e vota” molti consiglieri municipali si sono trovati di fatto candidati nella lista del loro carnefice. Per non parlare dei 17 parlamentari, molti dei quali eletti in altre parti d’Italia, che sono venuti anche loro con lo stesso ordine di scuderia a votare su un congresso che visti i numeri possa tranquillamente essere paragonato ad in assemblea di una bocciofila, senza mancare di rispetto a quest’ultima.
Nonostante questo Aurigemma è riuscito a prendere il 30% dei consensi (senza gli aiutini “ponderati” dell’establishment di Forza Italia) ottenuti al congresso, sancendo di fatto il gruppo più consistente di Roma e Provincia visto che il rimanente 70% vede coinvolto tutto il resto del partito.
Superate le elezioni Europee infatti, nulla sarà più come prima, perché o si arriverà a realizzare il processo di trasformazione di Forza Italia da “Partito Azienda” a “Partito Partecipato” (in cui ci si confronta e si eleggono i propri dirigenti e dove al consenso è riconosciuto un valore, in proporzione ai numeri che si riescono a portare) o Forza Italia non ci sarà più.
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