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Roma
Governo Pd-M5S, il Psi avverte: “Sì all'accordo, è Salvini l'uomo da battere”

di Fabio Carosi

Crisi di Governo a poche ore dalla verità sull'accordo Pd-M5S, i socialisti italiani lanciano l'appello: Sì all'accordo – dice il segretario Enzo Maraio - perché l'uomo da battere è Salvini. Tutte le forse democratiche stanno dall'altro lato”.

Segretario Maraio, cosa succede in questo Paese? Siamo di fronte ad un accordo storico?

“Penso che ci sia una fase straordinaria per l'Italia. Siamo ad un bivio storico: o dare nelle prossime ore un Governo di prospettiva o andare al voto con una leggere elettorale che ha limiti evidenti. Rispetto a questo c'è bisogno di grande senso di responsabilità”.

Voi avete partecipato alle Consultazioni?

“E' andato Nencini con il Gruppo Misto e la nostra posizione è stata di grande responsabilità e abbiamo accolto e raccolto la sollecitazione di Mattarella per auspicare una squadra nuova per un momento straordinario”.

Tradotto?

“Bisogna abbandonare gli ideologismi isterici, abbandonare le vecchi contrapposizioni e mi auguro che il'M5S abbia campito la lezione che tra governare e parlare c'è una differenza che bisogna approcciare alla politica con responsabilità. Noi come socialisti abbiamo detto No ad accordi e Sì a un Governo che arrivi a fine legislatura con un programma chiaro, trasparente e definito. No a ventimila punti. Pochi punti programmatici per una nuova stagione programmatica. Questo richiederebbe il Paese. Vediamo cosa succede. Questo momento storico ci insegna che bipolarismo e bipartitismo sono un errore che risale a Veltroni. La semplificazione non è il quadro che vogliono gli italiani”.

Quindi un ritorno al proporzionale?

“Lo auspichiamo. Anche la questione del taglio dei Parlamentari penso sia un falso problema per come è posto. Mi sottraggo al populismo le spese di democrazia non sono spese da tagliare. Diverso se diciamo che bisogna semplificare e sburocratizzare”.

Paradossalmente al Psi converrebbero le elezioni, giusto?

“Mai sottrarsi al confronto elettorale e Salvini va sconfitto alle urne e non con intrighi di palazzo. Però è chiaro: se un governo si potrà fare non faremo mancare il nostri supporto. Se illcentrosinistra parteciperà dovrà fare un'operazione di onestà intellettuale rispetto alle liti interne”.

Ma quanti site voi socialisti?

“Abbiamo un senatore e un deputato che sono frutto e conseguenza della debacle del centrosinistra. Nel Paese siamo diffusamente presenti con oltre 1000 amministratori a livello territoriale. La sfida è dare gambe giovani al partito più antico che ha il Paese. Non ho timore delle elezioni perché c'è da recuperare l'astensionismo, poi c'è un dinamismo del voto che è moto forte A maggio a Bari si votava per il Comune e si premiava con maggioranza ampia il sindaco di centrosinistra e alle Europee ha prevalso il centrodestra. Questo significa che se recuperiamo credibilità , sono voti che recuperiamo”.

E' Matteo Salvini il nemico?

“Io credo di sì perché sta interpretando la risposta al clima di paura che lo stesso Salvini ha creato. E' lui da battere perché è l'interprete dell'uomo solo al comando”.

Quindi Salvini è riuscito a coagulare tutti contro di lui.

“E' una semplificazione ma credo che il tema sia giusto. Tutte le forze democratiche stanno dall'altro lato lato”.

Un eventuale accordo Pd-M5S su Roma non aprirebbe un caso, visto che il Pd ha fatto opposizione feroce al sindaco Raggi?

“Questo avverrà dovunque è per questo che di fronte a una fase straordinaria servono risposte straordinarie. Anche in Campania i 6 M5S hanno fatto polemica aspra ma avviene comunque. Dobbiamo trovare il punto di equilibrio massimo. Non è semplice ma dobbiamo provarci oggi c'è bisogno di mettere in ordine il Paese che viene dal governo peggiore degli ultimi anni”.

Ma c'erano i 5 Stelle al governo

“Oggi i 5 Stelle devono essere disponibili a un grande nuovo governo di responsabilità. Sennò si vada al voto”.

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