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Roma
"I Casamonica sono mafiosi", raid al Roxy Bar: 7 anni per un membro del clan

Il clan Casamonica è mafioso. Condannato a 7 anni per il raid al Roxy Bar Antonio Casamonica: il tribunale di Roma conferma le accuse di violenza privata, aggravata dal metodo mafioso.

 

Botte al proprietario del locale e ad una cliente, sulla sedia a rotelle, che aveva osato opporsi allo strapotere del clan. Il raid del primo aprile scorso al "Roxy Bar" è aggravato dal metodo mafioso, parola dei giudici della sesta sezione penale del tribunale di Roma. Sette gli anni di reclusione per Antonio Casamonica, che, insieme ad altri 3 esponenti del clan Di Silivio, rispondeva di violenza privata aggravata dal metodo mafioso e di concorso nelle lesioni personali. Casamonica è stato inoltre interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena. I giudici hanno anche disposto nei suoi confronti la misura della libertà vigilata per 3 anni, una volta espiata la condanna. L'imputato dovrà risarcire 60mila euro all'invalida civile, 40mila complessivi al titolare del "Roxy Bar" e alla moglie, 5mila alla Regione Lazio e altri 20mila euro alle restanti parti civili.

I Di Silvio erano stati già giudicati in abbreviato lo scorso ottobre: il gup Maria Paola Tomaselli aveva inflitto 4 anni e 10 mesi di reclusione ad Alfredo, 4 anni e 8 mesi al fratello Vincenzo e 3 anni e 2 mesi al nonno Enrico. Ad Alfredo e Vincenzo erano contestati gli stessi reati di Casamonica, mentre Enrico Di Silvio era accusato di minacce.

Una sentenza che ha scatenato la rabbia di alcuni parenti dell'imputato, presenti in aula, che al momento della letteratura haanno gridato contro i giudici: "Vergognatevi schifosi, l'Italia fa schifo". Spazio anche minacce e insulti ai giornalisti una volta accompagnati fuori dalle forze dell'ordine: "Guai a voi se pubblicate le nostre foto".

 

 

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