I vigili chiudono il “ristorante” dei poveri. “Diamo fastidio a qualcuno”
L’appello dello chef dei poveri Dino Impagliazzo: “Aiutateci a trovare locali per cucinare”
Emergenza per più di 700 pasti che rischiano di saltare per poveri e senzatetto della Capitale. Rischio chiusura per l'Associazione RomAmor che serve decine di migliaia di pasti caldi all'anno agli indigenti di Roma.
I vigili hanno concesso quindici giorni di tempo per chiudere le cucine dell'Associazione RomAmor ONLUS dirette dall'87enne "Chef dei poveri" Dino Impagliazzo. L'associazione da anni si occupa di preparare e distribuire pasti caldi a più di 700 persone a settimana in varie stazioni di Roma. I pasti vengono preparati grazie a cibi invenduti, donati da commercianti o catene alimentari che appoggiano il progetto.
Dino Impagliazzo lancia un appello affinché qualcuno lo aiuti a trovare dei locali per cucinare in zone centrali di Roma.
Dino Impagliazzo, l'87enne chef dei poveri, così commenta affranto: “E' chiaro che a qualcuno ha dato fastidio il fatto che prepariamo da mangiare per i poveri e così abbiamo 15 giorni per chiudere tutto e chiediamo a Dio, a qualche anima buona o alle Istituzioni di aiutarci a trovare un locale adito ad uso cucine, possibilmente in una zona centrale o semicentrale, affinchè possiamo cucinare e portare i pasti ai senzatetto presso le stazioni Tuscolana e Ostiense nel giro di pochi munuti, senza che questi si freddino”.
L'Associazione RomAmoR ONLUS è stata fondata da Dino Impagliazzo e i primi supporter fra amici, colleghi e simpatizzanti del progetto nel 2006 e da allora si arrivano a distribuire anche 800 pasti caldi settimanali. I pasti sono realizzati grazie a cibi invenduti da negozianti o grandi catene di distribuzione che appoggiano il progetto di sfamare poveri e senzatetto della Capitale.
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