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Roma
“Ignazio Marino incastrato”. L'ex sindaco affonda il Pd nel suo film-verità

di Massimiliano Martinelli


“Pur di cacciarmi mi avrebbero messo della cocaina in tasca”. Le parole di Ignazio Marino aprono il film-verità sul “caso scontrini”, una pellicola che l'ex sindaco della Capitale pubblicizza tramite la propria pagina Facebook senza rinunciare a qualche stoccata agli ex amici del Pd.

 

Il film indipendente di Francesco Cordio, autore e regista già in passato molto vicino a Marino, dipinge il quadro deprimente di una città divorata dalla corruzione, dove regnano compromessi politici e interessi economici. Ad opporsi a questo sistema mostruoso solo l'ex sindaco della Capitale, fatto fuori e pugnalato alle spalle dal suo stesso partito. Una lettura dei fatti, d'altronde, intuibile già dal titolo dell'opera: “Roma Golpe Capitale”. La pellicola copre l'intero arco narrativo dei 28 mesi di governo Marino, descritti e raccontanti attraverso le testimonianze di giornalisti, magistrati e politici protagonisti di quel periodo. Un film girato con lo stile del documentario, che si pone l'obiettivo di mostrare al grande pubblico la verità "occulta" dietro alle vicende avvenute dal 2013 al 2015.

 

A rilanciare e a promuovere il film, in programma a Roma dal 1 al 4 febbraio, è lo stesso Ignazio Marino, auto-esiliatosi dalla Capitale ma presente sui social. A neanche un mese dalla condanna di 2 anni in Appello, accusato di falso e peculato per la vicenda scontrini, l'ex sindaco torna infatti a parlare via Facebook, invitando pubblicamente i suoi fedelissimi ad andare al cinema. Nel suo post Marino parla di "film scomodo" e di una "missione interrotta", che sembrano aver lasciato aperta più di qualche ferita. Un'occasione per rompere il silenzio del proprio esilio negli Usa, ribadendo la propria innocenza, nonché per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del suo partito. Una forma di rivalsa verso quel Pd che lo ha scaricato in fretta e furia, quella città che non lo ha mai veramente capito fino in fondo e quel processo troppo "politico" a suo carico. Insomma, una pellicola verità, la sola capace di fare luce e riabilitarlo agli occhi dei romani: "È un film ignorato - per adesso - da tutte le tv e i media. È un film che dovrebbe essere visto con il cuore prima ancora che con gli occhi - scrive Marino sulla propria pagina Facebbok - perché parla a tutti".

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