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Roma
Il caso Atac torna in Parlamento. 11 domande per sapere la verità sul caos

Atac, il caso della più grande azienda di trasporti pubblici d'Italia arriva in Parlamento.   Ma il Comune di Roma diserta l'audizione richiesta dalla Commissione Trasporti del Senato.

 

Martedì 10 ottobre l'assessore Linda Meleo si è presentata e ha gettato la croce sulla malattia di Atac sulle precedenti gestioni, ma l'11 e il 12 ottobre il neo presidente, Ad e direttore generale Paolo Simioni diserta l'audizione. E per ben due appuntamenti consecutivi.

Così, in attesa della nuova convocazione da parte della Commissione presieduta da Altero Matteoli, il senatore Francesco Aracri, rende noti i quesiti ai quali il supermanager di Atac dovrà dare risposte, anche per fare chiarezza su responsabilità passati e presenti e dubbi sul piano industriale che dovrebbe convincere gli esperti nominati dal Tribunale per il via libera al Concordato preventivo.

Scrive Aracri: “Abbiamo letto dichiarazioni degli assessori Meleo e Lemmetti e della Sindaca Raggi, in cui si affermava che la crisi dell'ATAC si risolve facendo lavorare di più i dipendenti. Mi può indicare come pensa di far lavorare di più i lavoratori dei settori manutenzioni, piuttosto che i macchinisti o gli autisti? Vorrei esempi concreti?.
Secondo quesito: “In tema di organizzazione e funzionalità come mai ad oggi non c'è notizia di un utilizzo più consono ed efficace dei tanti quadri presenti in azienda”?.
Terzo quesito: La delibera 47del 2012, con la quale il Consiglio Comunale di Roma, affidava all'ATAC l'inhouse fino al 31/12/2019 prevedeva, anzi prescriveva, che l'azienda si dovesse organizzare in divisioni. Ad oggi nulla è stato fatto. Lei cosa intende fare”?
Quarto quesito: Non trova incredibile che da parte di ATAC si proponga che gli autisti possano vendere i biglietti ad un prezzo maggiorato?. Le rammento che la tariffazione è in capo alla Regione, in più se si vogliono montare la cabine per proteggere gli autisti dalle aggressioni, è evidente che l'autista per vendere il biglietto deve aprire la cabina esponendosi così ad eventuali aggressioni. E' in grado di farci sapere cosa succede rispetto ai livelli occupazionali e ai contratti di secondo livello”?

Quinto quesito: “In quanto rappresentate della proprietà e con possibilità di esercitare il controllo analogo, come intende regolarsi rispetto a bubboni irrisolti che hanno pesato e che pesano sui conti ATAC, mi riferisco all'acquisto dei titoli della Lehman Brother al cross border leasing (Banca Irlandese e Finac Euroamerica) per queste operazioni  dirigenti ATAc sotto processo. Queste operazioni cubano una cifra intorno ai cento milioni che dovrà pagare ATAC”.
Sesto quesito: “Vorrei sapere quali azioni ha messo in campo ATAc e la proprietà, relativamente alla Sede del Castellaccio che come titolavano i giornali trattasi di palazzo affittato prima di essere costruito”.
Settimo quesito: “Vorrei sapere come lei intende regolarsi relativamente alla vicenda della bigliettazione elettronica, tanto scura da diventare una fiction di Canale 5”.

Ottavo quesito: “Intende o no avviare un'azione di responsabilità a carico dell'ex D.G. Rettinghieri e/o dell'ex presidente Fantasia?. Le spiego, Rettinghieri arriva il 2 febbraio 2015 e la sera stessa avvia le procedure di licenziamento per 3 dipendenti De Paoli, Middei e Cera. Non aveva istituito lui le procedure ma le avallò. Ora uno di quei dirigenti è stato riassunto, un altro ha ricevuto 250.000 euro per non procedere nella causa e l'ultimo ha chiesto un mega risarcimento. Faccio notare che le 2 pratiche risolte sono state chiuse prima del pronunciamento dei giudici. Allora, o sbagliò Rettinghieri a licenziare o sbagliò Fantasia a riassumere e transare”.
Nono quesito: “Ci sa dire a che punto è il finanziamento del fondo pensioni autoferrotranvieri di ATAC? e se l'azienda ha calcolato quanti dipendenti potrebbero usufruirne nei prossimi 3 anni”?
Decimo quesito: “Chiediamo l'estratto conto dei versamenti fatti al fondo, per capire quante persone potranno usufruirne?”

Undicesimo quesito: ”La scelta delle procedure del concordato espone tutte le imprese fornitrici dell'AtAC a gravi rischi di tenuta. Al riguardo, è corretto che una società pubblica suddivida i propri fornitori che hanno vinto regolari gare di appalto, in fasce di interesse, individuando, quindi, dei fornitori di a,b, e c come se non fossero tutti vincitori di gare di evidenza pubblica”?
Dodicesimo quesito: “Come pensa di comportarsi rispetto ai lavori eseguiti per conto di ATAC ma finanziati da altri soggeti ( Regione, Ministero ecc)?. Finanziamenti già incassati ma non riversati sulle aziende che hanno eseguito i lavori”?
Undicesimo quesito: “In tema di funzionalità, mi sa dire quando avverrà l'annunciato passaggio, ma ad oggi non effettuato, di Roma Metropolitane a Roma Servizi per la Mobilità”?

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