Il giallo dei busti di Pasolini. Compaiono a Ostia su colonne e palazzi

di Patrizio J. Macci

Un busto di elegante fattura artistica che osservata da vicino rappresenta inequivocabilmente il volto di Pier Paolo Pasolini accigliato e guardingo, è comparso a più riprese collocato su una colonna all’incrocio di alcune strade del X Municipio nell’ultima settimana.

La prima volta ha fatto capolino all’imbocco della Via del Mare, alcuni cittadini allarmati hanno pensato che si trattasse di un escamotage per nascondere un autovelox e hanno allertato i vigili urbani. Rimosso dopo poche ore è ricomparso a cento metri di distanza rivolto verso gli uffici dell’Amministrazione. Subito sono scattate le foto con gli smartphone e il passaparola su facebook con la caccia a ulteriori installazioni.

Ignoto, per ora, l’autore o gli autori del gesto che ha tutta l’aria di una provocazione. Non c’è una comunicazione o un gruppo che abbia rivendicato l'atto. Le apparizioni avvengono proprio nel mese di novembre nel quale si ricorda l’anniversario della tragica uccisione dell’intellettuale. Questo potrebbe essere il senso della manifestazione, uno stimolo a cercare ancora la verità sull’accaduto oltre alle sentenze passate in giudicato.

Alcuni sul web sostengono che sia una risposta agli atti di vandalismo subiti dal monumento dedicato al poeta friulano la scorsa primavera all’Idroscalo, altri un monito alla politica latitante nell’unico Municipio romano commissariato per mafia dove a tutt’oggi non c’è una guida politica e non è stata ancora comunicata una data precisa per le prossime elezioni. Il degrado e l’abbandono stringono in una morsa il territorio, il lungomare appare sempre più abbandonato e inaccessibile. Il Sindaco Raggi ha effettuato alcuni giorni fa una visita per inaugurare una mostra sul Litorale quasi alla chetichella, dimenticando che nel Decimo Municipio il suo partito ha avuto un plenum di voti. Pasolini -e il popolo- sembra voler dire la statua vede tutto e non dimentica.