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Roma
In un test la ricetta anti disoccupazione. 5mila storie raccontano la “giungla lavoro”

di Valentina Renzopaoli

Sette domande per capire qual è la propria vocazione, quali sono i sogni realizzabili e quelli che rimarranno tali, per imparare dall'esperienza ma anche dagli errori degli altri. Sette domande per immaginare un altro futuro, per comprendere che ricominciare è possibile.
Il lavoro ideale esiste: ne sono convinti i fondatori di “Whatchado”, la prima piattaforma studiata per orientare i giovani e i meno giovani nell'ormai versatilissimo mercato del lavoro. Quasi cinquemila videostorie sono raccolte sul portale di storytelling più vasto e ricco dell'intera rete, almeno per quanto riguarda l'universo lavoro: nato nel 2011 da un'idea di due ragazzi iraniani emigrati, e dal lavoro di Ali Mahlodji, cresciuto in un campo per rifugiati austriaco, Whatchado (slang inglese per dire “cosa stai facendo), è stato declinato alcuni mesi fa nella versione italiana. Tre consigli per il tuo io 14enne? Cosa c'è scritto sul tuo biglietto da visita? Cosa ti piace di più del tuo lavoro? Quali sono le difficoltà maggiori del tuo lavoro? Cosa fai nel tuo lavoro e qual è la tua giornata tipo? Qual è stato il tuo percorso di carriera? Si può fare il tuo lavoro con un background diverso? Questi i quesiti chiave per capire, attraverso le parole degli altri, se il mestiere immaginato è quello appropriato oppure è meglio lasciar perdere. Piloti, chirurgi, insegnanti, commercianti, medici e psichiatri, muratori e pizzaioli, architetti, editori, tatuatori e artisti, e ancora cuochi, manager ed esperti di web: nell'archivio incredibile di storie raccolto da Whatchado ci sono mille mestieri, incredibili percorsi di vita, una vera e propria enciclopedia dei lavori, raccontata da chi ce l'ha messa per tutta per raggiungere i propri obiettivi, oppure si è trovato per caso nel posto giusto al momento giusto.
“Il progetto è diventato un vero e proprio cult in Austria e in Germania, dove si sono prestati a raccontare la loro storia personaggi noti, ambasciatori, giornalisti: Whatchado è diventato uno strumento utilissimo per orientarsi nella giunga delle possibilità di vita e di lavoro”, spiega Stefano Le Pera, Country Manager Italia Whatchado. “Ora l'obiettivo è creare una piattaforma ugualmente ricca di contenuti anche per l'Italia”.
E per aiutare la creatività e soprattuto l'autoanalisi, Whathcado ha inventato il “Matching”: un questionario composto da 14 domande disponibile sul sito e velocissimo da svolgere, che svela cosa fanno le persone con interessi e inclinazioni simili tra loro.
Ma come fare a far combaciare la propria aspirazione con una reale richiesta da parte delle aziende: sul modello delle piattaforme di incontro per cuori solitari, è stato ideato il cosiddetto “job matching”. E così la piattaforma diventa bidirezionale. “Molte azienda hanno raccolto la nostra idea e si sono fatte avanti per tracciare il loro identikit e i profili professionali di cui hanno bisogno, che spesso sono assai diversi da  quelli che ci si aspetterebbe”, spiega Stefano Le Pera. “In questo modo le aziende orientano la domanda da parte di coloro che cercano lavoro, abbassando il rischio di vedersi sommersi da curricula inutili e incompatibili con le figure necessarie”.

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