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Roma
L'Atac "spia" e punisce i post social della sindacalista Quintavalle

Micaela Quintavalle contro l'Atac. Anzi. l'Atac contro la sindacalista leader di CambiaMenti che si è vista arrivare una singolare lettera di contestazione da parte dell'azienda, nella quale la società confessa apertamente di spiare il suo profilo facebook.

Non solo l'Atac spende tempo e risorse umane per leggere i post social della Quintavalle, ma invia alla sindacalista una contestazione ufficiale per quanto pubblicato. Il direttore generale Marco Rettighieri ha infatti messo la sua firma in calce a una missiva predisposta dal Direttore del Personale che entrerà nella storia delle relazioni sindacali. Scrive (o meglio predispone la dottoressa Francesca Rango) Rettighieri: "Il giorno 8 luglio alle 22,04 lei pubblicava sul suo profilo aperto del social network facebook un post nel quale riportava il testo delle giustificazione da Lei addotte in risposta alla lettera di contestazione disciplinare.....e scriveva la seguente premessa: QUALORA NON COMPRENDESSERO LA MIA GRAFIA.. VISTO CHE INVECE DI MONITORARE I BUS CONTROLLANO IL MIO PROFILO".
Il resto oltre a un "fottetevi" rientra nella poco logica ma pur sempre dialettica sindacale e così per due post
Micaela Quintavalle si ritrova ancora una volta sotto procedimenti disciplinare, con 5 giorni di tempo per rispondere.

 


E la reazione della sindacalista non si è fata attendere: vista la lettera "a dedurre" generata dai social, in mattinata ha replicato in diretta Fb:
"SIETE RIDICOLI!!!!!
Arrivo puntuale a lavoro.
Non faccio incidenti.
Non mi drogo.
Non bevo.
Non ho il cellulare all orecchio.
Sono gentile con gli utenti.
Non punto a perdere il giro.
Data la mia esperienza nel campo conosco e supporto ogni esigenza dei diversamente abili.
La gente si complimenta per la guida perfetta.
Se sussistono le condizioni di sicurezza svolgo il mio lavoro con passione e dedizione.
Quando serve non mi fermo nemmeno i miei 3 minuti per dare una mano a colleghi e capolinea.
Mi fa male la schiena ma finché una giusta e sana dose di razionalità me lo permette non mi metterò in malattia per non gravare su colleghi che chiedono un giorno di congedo o che devono guidare il bus in questo periodo in cui le parolacce per carenza mezzi sono all ordine del giorno. Ho un difetto. Dico le cose come stanno".

E il video sta facendo il giro dell'azienda dei trasporti di Roma, suscitando ilarità sia per la replica della leader di Cambiamenti, sia perché con tutti i guai e i disservizi che Atac regala quotidianamente ai romani, il capo del personale non ha niente di meglio da fare che impegnare risorse umane per leggere i posto di facebook. Ma è solo l'ennesima battaglia di una guerra con la quale Rettighieri e Rango puntano a licenziare la più scomoda delle sindacaliste. Vista l'efficienza dell'azienda è più facile che la dottoressa Rango torni in Trenitalia che la Quintavalle smetta di fare sindacato.

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