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Roma
La Lega non s'arrende, Politi: “Raggi e Zingaretti affosseranno la città”

di Federico Bosi

Prima al Governo, poi in Regione Lazio e ora al Comune di Roma: l'accordo M5S-Pd contagia anche il Campidoglio. Raggi e Zingaretti pronti a consolidare la loro alleanza, uno strano patto che si potrebbe ufficialmente sancire con uno scambio di poltrone nelle rispettive giunte.

Chi teme che l'amore esploso tra sindaco di Roma e presidente della Regione Lazio possa affossare la Capitale è la Lega. Salvini ha pronto però un piano. Parla ad Affaritaliani.it Maurizio Politi, capogruppo leghista al Comune di Roma.

Politi, accordo al Governo M5S-Pd è ufficiale e oggi, venerdì 6 settembre, Raggi incontrerà una delegazione dem in Campidoglio. Cosa ne uscirà fuori?

“Questa luna di miele tra Raggi e Zingaretti è uno schiaffo ai romani. Prima erano in guerra, ora vanno a braccetto. Da questo incontro possiamo aspettarci di tutto. Quella del Pd è sempre stato solo una critica di facciata perché poi in aula vota a favore degli atti presentati dai 5 Stelle”.

Anche lei incontrerà la Raggi. Di cosa parlerete?

“Io, a nome della Lega e dei nostri elettori, porterò al sindaco le proposte che abbiamo sempre catalogato come prioritarie come i taser per la Polizia Locale, il centro direzionale a Tor di Valle, la libertà di scelta educativa per famiglie o la strutturazione del sistema delle sponsorizzazioni sulle aree verdi. Starà a lei decidere se prenderle o no in considerazione”.

Dopo l'accordo di Governo, quali scenari si aprono in Consiglio comunale?

“Siamo fortemente preoccupati. L'asse M5S-Pd in Campidoglio affosserà la Capitale. Questo accordo è fatto solamente per poter aumentare il loro potere”.

Da quanto tempo la Raggi non convoca il Consiglio?

“È più di un mese di stop, di mancata approvazione di delibere. In questo tempo si è discusso del nulla. I trasporti sempre più nel baratro e sulla gestione rifiuti Raggi e Zingaretti hanno le stesse colpe, stanno giocando sulla pelle dei romani. Chissà se ora che vanno a braccetto diranno che la colpa è di Salvini. Il sindaco ha però, nella giornata di ieri, finalmente convocato il Consiglio comunale per martedì e giovedì prossimo”.

Ora la maggioranza della Raggi sarà intoccabile?

“Con questa maggioranza giallorossa Raggi ne esce rafforzata. Ma potranno continuare a prendere in giro i romani al massimo fino al 2021. Al termine di questa farsa però i cittadini presenteranno il conto”.

Neanche un possibile rientro di De Vito potrà cambiare le carte in tavola?

“Quella riguardante Marcello De Vito è una faccenda interna al Movimento 5 Stelle. Apprendiamo con stupore il fatto che sembra non essere mai stato realmente espulso dal partito. Ma la cosa più drammatica è che in questi mesi di poltrone vacante, l'M5S non ha mai voluto sostituirlo. Qualora De Vito rientrasse e bloccasse l'aula, la colpa sarebbe tutta della Raggi e del Movimento”.

Crede che il Pd possa entrare in giunta con qualche assessore per sancire ancor di più l'accordo con l'M5S?

“In queste ultime settimane di loro teatrino, c'è stato un solo assente: la dignità. Oramai non ci sorprenderemo più di nulla. Qualche poltrona in più il Pd potrebbe ottenerla in Giunta Raggi e viceversa l'M5S in Giunta Zingaretti alla Regione Lazio. Sarebbe l'ennesimo scambio di favori”.

Come si comporterà da adesso in avanti la Lega in aula Giulio Cesare? Opposizione ferrea o cercherà il dialogo con la Raggi?

“Noi siamo persone corrette e coerenti. Anche quando a governare il Paese c'era un esecutivo gialloverde, noi abbiamo sempre mantenuto una opposizione dura contro la Raggi per rispetto nei confronti dei nostri elettori. Non so con che faccia il Pd appoggi ora il sindaco dopo tutto quello che hanno detto in oltre 3 anni di sua amministrazione”.

Salvini ha in mente un piano d'azione per riacquistare consenso su Roma?

“Il nostro consenso elettorale non è calato perché noi siamo l'alternativa. Noi non tradiamo cittadini. Presenteremo a breve con Matteo Salvini un programma che vedrà Roma protagonista nel presente e per i prossimi 20 anni. Roma deve tornare e tornerà Capitale”.

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