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Roma
Lavori sul tetto, crolla il soffitto. L'ultimo capolavoro della propaganda M5S

Crollo nella scuola materna Girolami, nel quartiere Monteverde-Portuense, giù il soffitto durante alcuni lavori, ma per l'M5S è l'ennesima teoria del complotto. Giornali e giornalisti messi alla gogna su Facebook, “colpevoli” di non aver raccontato la vera storia del crollo.

 

È “sottoattacco” l'ultimo trend in casa 5 Stelle, l'ultimo fortunato prodotto di una propaganda che tende sempre alla de-responsabilizzazione e all'assoluzione di sè. Basta un post social, la scritta “stra falsi”, per mettere al bando gli altri e raccontare la propria personalissima verità. A cavalcare l'onda è il grillino Pietro Calabrese, consigliere M5S in consiglio comunale, che tramite il proprio profilo social si lancia nell'atto di accusa verso i giornali e “i titoloni” sul caso del crollo di mercoledì, dando lezioni pubbliche e gratuite sul mestiere: “Funziona così – spiega sul post - esce il primo con la bufalona di turno, e tutti gli altri si scapitollano dietro con l'efficacissima tecnica giornalistica del copia-incolla”. E prosegue: “Poi esce fuori la verità, e non puoi proprio crederci”. L'attenzione di chi legge sale alle stelle, impossibile non chiedersi in cosa consiste la “bufalona” e quale sia la verità tenuta nascosta dalle potenti redazioni romane.

“In quella scuola un soffitto non crolla perchè ce ne siamo fregati altamente come quelli di prima, ma viene giù mentre stavano collaudando i lavori appena ultimati per l'impermeabilizzazione del terrazzo soprastante”. Un esempio magistrale, in poche righe, della retorica M5S. C'è tutto, dal riferimento al passato, “come quelli prima”, all'apparente scusante: “ma viene giù mentre stavano collaudando i lavori”. Come se ciò fosse meno grave o in qualche modo minimizzasse il crollo.

“Finalmente una amministrazione che comincia a fare le manutenzioni, anche straordinarie come in questo caso, ma se durante i controlli dei lavori crolla qualcosa, non va bene lo stesso – prosegue - Sì perchè stiamo parlando di un normalissimo test di controllo, proprio per garantire la sicurezza della struttura. Così come è normale che, sempre per sicurezza, durante questi test nessuno sia presente negli ambienti sottostanti. Infatti i bimbi non erano 'casualmente' a mensa come urlato dappertutto, no, i bimbi erano a mensa perchè le aule dovevano essere vuote, per via del collaudo soprastante”.

Tutto normale quindi, se un crollo avviene durante alcuni lavori, come già riportato da tantissime testate, perde di valore. E ancora la negazione, “solo un test”, come se un crollo avvenisse perché parte di un test voluto e non per un semplice incidente. “Nessuna tragedia, nemmeno sfiorata, tutto sotto controllo, e per verificarlo bastava una semplice telefonata - conclude - Una roba troppo impegnativa per chi deve farci passare per i peggiori apocalittici catastrofici incapaci della storia”. Quindi la conclusione del cerchio, la scoperta del diabolico piano ordito dai giornali romani per affondare il Movimento e l'hastag finale “#Insiemevinciamo”. Contro chi o cosa, non è dato bene saperlo.

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