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Roma
Legato e massacrato di botte da una marocchina: anziano in prognosi riservata

Legato, massacrato di botte e rapinato da una marocchina: anziano in prognosi riservata. L'uomo, 85 anni, trovato dalla polizia con gli indumenti intrisi di sangue.

 

In questi giorni, personale del Commissariato di P.S. Fidene Serpentara ha eseguito un Fermo di Indiziato di Delitto per tentato omicidio e rapina emesso dal Pubblico Ministero nei confronti di C. K., classe ‘83, irregolare sul territorio nazionale.

Il pomeriggio del 20 giugno 2019, una volante della Polizia di Stato è intervenuta in via Val D'Ala dove ha trovato un anziano di anni 85 riverso in terra, legato mani e piedi con del nastro adesivo in stato di semi coscienza, con evidenti ecchimosi e versamenti ematici sia sugli arti superiori sia sul viso, a seguito delle violente percosse subite e con gli indumenti intrisi di sangue.

L'uomo è riuscito a fatica a riferire al personale intervenuto che la sera precedente la marocchina, a seguito di una lite, lo aveva immobilizzato e lo aveva picchiato violentemente, anche con l'uso di un bastone, per poi legarlo con del nastro su di una poltrona. La vittima ha poi comunicato agli agenti che la donna occupava, da circa tre mesi, una stanza del suo appartamento.

La donna, dopo aver asportato una somma in denaro di circa 380 euro, è fuggita e l'anziano è stato ricoverato presso l'Ospedale Sandro Pertini, in prognosi riservata dove, oltre alle contusioni multiple subite, è stato accertato l'avanzato stato di disidratazione, dovuto all'immobilità protrattasi per un'intera giornata che, se prolungata, ne avrebbe cagionato la morte. Prontamente la polizia ha attivato i competenti canali di cooperazione nazionale ed internazionale al fine di evitare la fuga della straniera dal territorio nazionale.

L'attività d'indagine, coordinata dal Pool Reati Gravi contro il Patrimonio diretta dal Procuratore Aggiunto dr.ssa Lucia Lotti, ha permesso di localizzare la presenza della C. K., nel quartiere del tuscolano ad alta densità abitativa. L'extracomunitaria, certa di essere ricercata, aveva attivato una nuova utenza cellulare che accendeva per poche ore del giorno e della notte. Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Fidene Serpentara, diretto da Fabio Germani, al fine di individuare l'abitazione dove si era rifugiata la clandestina era costretto ad una capillare ricerca, condominio per condominio, nel territorio dove veniva localizzato il cellulare.

Dopo un’intensa attività investigativa si gli agenti hanno individuato, in via Flavio Stilicone, una donna affacciata ad un balcone che, per caratteristiche fisiche e somatiche, somigliava alla persona ricercata. Dopo alcune ore di appostamento davanti all'appartamento la polizia ha fatto irruzione, e al suo interno, infatti, vi era C. K. che tentava di nascondersi nella cucina. La donna è stata prontamente riconosciuta dagli agenti, già in possesso di una sua fotografia, e sottoposta a fermo di Polizia Giudiziaria.

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