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Roma
Link Campus, false fatture per progetti fantasma: Medaglia ai domiciliari
Carlo Maria Medaglia

Per la Link Campus University sono guai seri: 2 arresti e un sequestro di beni da 24 milioni di euro per un'indagine della Guardia di Finanza su un presunto giro di fatture false destinate a una maxi truffa all'Erario. i reati contestati sono quelli di indebita compensazione e dichiarazione fraudolenta mediante fatture per operazioni inesistenti.

Ai domiciliari è finito l'ex prorettore Carlo Maria Medaglia e una sua collaboratrice. Secondo il Comando provinciale della Finanza, la Link Campus e un consorzio a questa collegata, avrebbero certificato di falsi progetti di ricerca e sviluppo a oltre 20 società, consentendo a queste ultime l’illecito utilizzo di crediti d’imposta. L’Università e il consorzio, oltre all’erogazione di benefici fiscali non dovuti, avrebbero utilizzato a loro volta fatture per operazioni inesistenti per abbattere il carico di imposte da versare. Anche grazie a un giro di società che facevano sempre riferimento allo stesso prorettore.

Indagato anche l'ex ministro Dc Vincenzo Scotti

vincenzo scottiLapresse
 

Tra gli indagati il fondatore ed ex presidente della Link, il novantenne ex ministro democristiano Vincenzo Scotti, che risponde per numerose presunte false fatture emesse dall’ateneo: nei suoi confronti il gip ha ordinato il sequestro per equivalente di oltre tre milioni e mezzo di euro.

 

Chi è Carlo Maria Medaglia

Laureato in Fisica presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1999, da allora Carlo Maria Medaglia ha lavorato presso numerosi centri di ricerca nazionali ed internazionali tra cui: l’ISAC-CNR, la NASA, l’ ESA, la NOA e la NOAA. E' stato il fondatore ed il coordinatore dei laboratori scientifici del CATTID “Sapienza” Università di Roma, con un organico di circa 70 ricercatori. Dal 2017 è stato nominato dalla Giunta Marino, con Improta assessore, Amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità, in sostituzione di Massimo Tabacchiera.

Link Campus puntualizza: "Noi parte lesa"

Si tratta degli sviluppi di un’indagine legata a fatti avvenuti prima dell’estate del 2020, quando la Link Campus University aveva un’altra governance e un altro management. Da oltre tre anni a questa parte la Link ha un nuovo presidente, un nuovo rettore, un nuovo direttore generale, un nuovo cda e un nuovo senato accademico. Sono pochi, però, gli organi di stampa che lo ricordano.

La 'confisca di conti correnti e beni per il valore totale di 24 milioni di euro' non riguarda l’Ateneo, che non è stato raggiunto da alcuna richiesta o da alcun provvedimento da parte degli organi inquirenti. L’Università degli Studi Link è dunque parte lesa.

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