M5S Roma, terremoto “Ter-zo”, feudo Lombardi, a dieci giorni dalle elezioni
“Traditori vergogna”. Nell'ultimo consiglio si rischia la rissa
Tragedia annunciata, quella del III municipio, che dopo l'VIII, quello di Garbatella e Ostiense, è il secondo grillino a cadere sotto la scure delle faide interne.
Con 13 voti favorevoli e 12 contrati passa la mozione di sfiducia contro la Giunta guidata da Roberta Capoccioni che guidava i quartieri di Montesacro, Talenti, Nuovo Salario, dove vivono circa 200mila persone.
L'ultimo consiglio si consuma in un clima da peggiore stadio, tra cori e insulti, interruzioni e minacce di sgombero dell'aula. C'è che da un lato gridava “traditori” ai grillini che hanno mollato, chi dall'alltra inveiva gridando “vergogna”. La sfiducia arriva dopo una lunga crisi che ha visto quattro consiglieri uscire dal M5S che così ha perso la maggioranza.
Crolla dunque il feudo di Roberta Lombardi, a dieci giorni dal voto che la vede candidata a Governatore del Lazio. Una tegola pesante che rischia.
La Presidente, nel suo discorso di addio ha ammesso che i rappresentanti dell'M5S vivono in una dimensione parallela, fatta da ciò che rimane dei meet up e dai dettami che ricevono dal blog della casaleggio associati.
“Non ho perso la maggioranza, io non l’ho mai avuta», dice a margine spiegando i motivi degli strappi, tutti interni al Movimento. “Non ho scelto io le persone nel Municipio, ma esco fiera di quanto fatto”.
"Di fatto, nel III Municipio ci sarà una sorta di continuità amministrativa anche perché il compito di coordinare i rapporti tra Campidoglio e Municipio sarà affidato alla stessa presidente uscente, Roberta Capoccioni". E' quanto trapela da fonti della maggioranza capitolina, dopo il voto di sfiducia nei confronti della mini-sindaca del Municipio III. Nelle scorse settimane, la sindaca Raggi ha ribadito la propria fiducia nei confronti della Capoccioni.
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