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Roma
Mafia Capitale: calcolati danni per 170 mln. Maxi richieste delle parti civili

Mafia Capitale: le parti civili chiedono alla X sezione del tribunale di Roma complessivamente oltre 170 milioni di euro di risarcimento danni.

Seconda giornata dedicata alle parti civili nell'aula bunker di Rebibbia: uno dopo l'altro i legali presentano la loro richiesta e la cifra totale finora raggiunge quota 170milioni. Comune di Roma e Regione Lazio, Ama e l'associazione Libera sostengono che i protagonisti di Mafia Capitale, i 46 imputati alla sbarra, abbiano danni incalcolabili all'immagine e al decoro delle istituzioni e delle aziende capitoline e non solo.

Ama

Più di 40 milioni e' la somma che l'Ama, l'azienda municipalizzata dei rifiuti del Comune di Roma, ha chiesto come risarcimento. L'avvocato di parte civile Alicia Mejia ha parlato di "39 milioni 591.547 euro di danni patrimoniali in relazione a tutte le somme stanziate da Ama negli appalti che sono oggetto di turbativa d'asta e di corruzione più altri due milioni per il danno evidente all'immagine dell'azienda".
Dopo la maxi-inchiesta, Ama - ha ricordato la penalista - "e' stata indicata come una società dove tutti gli appalti venivano erogati tramite una tangente. Un danno non solo verso l'esterno ma anche verso l'interno, dove ci sono persone che lavorano tutti i giorni per rispondere alle aspettative dei cittadini".

Comune di Roma

Venti milioni di euro a titolo di risarcimento danni e cinque di provvisionale. Sono le richieste economiche avanzate dal Comune di Roma nei confronti degli imputati del processo 'Mafia Capitale'. "Il Comune di Roma - ha spiegato l'avvocato di parte civile Rodolfo Murra nel corso di un lungo intervento - e' il primo soggetto danneggiato da queste azioni criminali, non solo per le casse finanziarie ma anche sotto il profilo del decoro e dell'immagine. I danni subiti sono incalcolabili per una devastazione che ha valicato i confini nazionali".
Per il difensore del Campidoglio, l'inchiesta 'Mafia Capitale', con tutti i suoi risvolti processuali, "ha provocato ferite indelebili ai dirigenti del Comune di Roma. La gravita' delle condotte attribuite agli imputati ha fatto si' che partisse nei loro confronti una campagna denigratoria. Tra i 46 imputati, pero', non figura nessuno con la qualifica di dirigente comunale a parte Angelo Scozzafava che pero' e' un esterno".
Per contestualizzare la vicenda e prendere in esame le posizioni degli imputati più rappresentativi, "coinvolti nello sciagurato patto criminale tra il vecchio camerata (l'ex Nar Massimo Carminati, ndr) e il vecchio compagno (il 'ras' delle cooperative Salvatore Buzzi, ndr)", l'avvocato Murra ha parlato della "straordinaria lottizzazione dei gangli vitali dell'amministrazione" che ha preso il via con la Giunta Alemanno, "una sciagurata pratica di assegnazioni di incarichi, sulla base della militanza politica e fedeltà personale".Il legale di parte civile del Campidoglio ha ricordato ch "Buzzi si e' giovato dell'antico filo rosso che legava Carminati e il governo cittadino di Alemanno. Carminati serve al mondo di Buzzi per vincere le resistenze, per continuare ad aggiudicarsi i lavori perché, sono parole dello stesso Buzzi, 'non e' importante il colore del gatto, l'importante e' che acchiappi i topi".


Regione Lazio

Ammonta a quasi undici milioni di euro il danno che la Regione Lazio ritiene di aver subito per l'inchiesta 'Mafia Capitale'. La richiesta risarcitoria e' stata avanzata dall'avvocato Nicola Sabato ai giudici della decima sezione penale del tribunale nel processo, in corso nell'aula bunker di Rebibbia, riservato martedì e mercoledì agli interventi di tutte le parti civili. "Un milione per l'associazione mafiosa che ha creato una ferita profonda nel tessuto istituzionale - ha sottolineato il penalista, in rappresentanza della Regione Lazio -, sette milioni per la vicenda delle 'Case rosse' e due milioni e 940mila euro per la gara Cup".

 

Associazione Libera


L'avvocato Giulio Vasaturo dell'Associazione di don Luigi Ciotti, ha rassegnato le proprie conclusioni nel processo 'Mafia Capitale', chiedendo un risarcimento dei danni pari a centomila euro. "Nel 'Mondo di Mezzo' di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati si possono cogliere le metastasi dei grandi mali di questo Paese: eversione, corruzione, mercimonio della cosa pubblica, criminalita' violenta e predatoria, deviazione di taluni apparati dello Stato, tutti declinati in una nuova prospettiva organica di intimidazione, assoggettamento ed omerta' che integra in pieno il reato di associazione mafiosa".

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