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Roma
Maltempo, paura ai Castelli per l'uva. Pioggia e freddo: rischio emergenza

di Federico Bosi

Maggio ed il maltempo, paura ai Castelli Romani per le condizioni dell'uva. Se pioggia e freddo non daranno tregua, c'è il rischio che i grappoli smettano di crescere: in quel caso sarà emergenza.

 

Come Roma, anche i Castelli stanno vivendo questo maggio pazzo. Pioggia e temperature tipiche invernali si stanno abbattendo anche sulle viti dell'azienda vinicola Colle Picchioni, storica cantina di Marino e vera e propria eccellenza laziale. Al timone dell'azienda c'è Valerio Di Mauro, che ad Affaritaliani.it ha confermato che potrebbe esserci il rischio di uno stop della crescita del frutto.

Tutta questa pioggia che sta colpendo Roma ed il Lazio che ripercussione avrà sulla vostra produzione di vino?

“La situazione è complicata ma i primi effetti li vedremo tra qualche settimana. Per la nostra azienda le piogge continue come quelle di queste ultime settimane sono un problema perché utilizziamo solamente prodotti biologici da contatto. Siccome questi prodotti non vengono assorbiti dal frutto, la pioggia li manda via e l'acino rischia di rovinarsi.”

Temperature basse e sbalzi termici sono un problema per la crescita degli acini?

“Qui da noi le temperature sono scese fino a 3 gradi. Questo potrebbe creare un danno non tanto per la qualità del vino che verrà fuori ma per il grappolo stesso. Infatti il freddo potrebbe bloccarne la crescita. Qualora questo accadesse per noi sarebbe una tragedia. Gli sbalzi termici non sono un problema, anzi possono essere anche un bene.”

E per le viti?

“Il freddo non è stato un problema per la vite anche se il massimo sarebbe stato mantenere una temperatura del suolo leggermente più alta. Noi qui utilizziamo la tecnica dell'inerbimento che consistete nel lasciare intorno alla piante delle erbacce. Queste proteggono le radici dai batteri e dalle temperature più rigide. È per questo che le nostre vite risentono meno del problema freddo.”

Come stanno al momento gli acini?

“Gli acini al momento sono piccoli e durissimi, in linea con il periodo. Questo attualmente è un vantaggio per noi perché, in caso di una improvvisa grandinata, l'acino duro non si spacca e sarà quindi possibile utilizzarlo successivamente”.

Lo scorso inverno è stato secco e senza grandi piogge. Per voi è stato un problema?

“Assolutamente no. La vigna non ha bisogno di molta acqua quindi il basso flusso di piogge non è stato un problema”.

 

Pioggia e freddo a maggio, parla l'esperto: "Guardate che è un bene"

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