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Roma
Maxi blitz di Guardia di Finanza e Polizia: 11 arresti nel clan Rinzivillo

Maxi operazione antimafia e antidroga di Guardia di Finanza e Polizia di Stato: arrestate 11 persone appartenenti al Clan Rinzivillo tra Roma, Sicilia e Germania per associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. In manette anche il boss Salvatore Rinzivillo e l'avvocato romano D'Ambra.

 

Dalle prime luci dell’alba di giovedì è in corso una complessa operazione antimafia, denominata “Extra Fines 2 – Cleandro”, coordinata dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Caltanissetta e Roma, nei confronti di Cosa Nostra e, in particolare, della famiglia mafiosa di Gela, nella sua articolazione territoriale denominata clan Rinzivillo. Oltre 100 operatori di polizia, appartenenti al Comando Provinciale della Guardia di Finanza capitolina e alla Questura nissena, stanno eseguendo, in Italia e in Germania, due ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardanti 11 persone, affiliate o comunque contigue all’organizzazione criminale.

Gli arrestati sono indagati, a vario titolo, per aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, perpetrati in Germania, a Roma e in Sicilia.

In particolare, gli investigatori hanno ricostruito gli affari illeciti della consorteria criminale, gestiti mediante una “cellula” operante in territorio tedesco, che il boss Salvatore Rinzivillo aveva affidato al suo “luogotenente” Ivano Martorana.

Detta articolazione si occupava dell’approvvigionamento della droga, destinata ad essere smerciata nella Capitale e sulla piazza sicula. In tale contesto, sono emersi contatti con soggetti turchi di notevole caratura criminale, nonchécon persone che hanno avuto rapporti con la ‘ndrangheta reggina.

Tra le persone finite in manette c'è anche l’avvocato romano D’Ambra a cui vengono contestati indebiti accertamenti per acquisire, mediante la una banca dati, informazioni di natura riservata sulconto di numerosi soggetti, del tutto ignari.

L’odierna attività costituisce l’epilogo di una strutturata indagine – condotta, in sinergia, dagli specialisti della Squadra Mobile e del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria – che, alla fine del 2017, aveva già portato all’arresto di 37 persone e al sequestro preventivo di beni per oltre 18 milioni di euro. Le investigazioni avevano consentito di accertare l’operatività del clan, “etero-diretto” daireclusi Antonio e Crocifisso Rinzivillo (entrambi al regime del “carcere duro”), attraverso il fratello Salvatore – poi finito in manette e tuttora detenuto – il quale, a seguito dell’arresto dei germani, avvenuto nel 2015, era stato richiamato in Sicilia dalla Capitale al fine di riorganizzare le illecite attività della famiglia e riaffermarne il predominio sul territorio, coprendo la vacanza di comando venutasi a creare. Salvatore, investito del rilevante ruolo di “reggente”, aveva quindi intrapreso rapporti con altri esponenti mafiosi palermitani, trapanesi e catanesi, mostrando un notevole dinamismo, potendosi avvalere di un’organizzazione articolata in un’ala criminale, dedita al traffico internazionale di droga e di armi, alle estorsioni e alle intestazioni fittizie di beni, e in un’ala imprenditoriale, impegnata soprattutto nel settore edilizio e nel commercio di autoveicoli e di prodotti ittici.

L’operazione è in corso nel Lazio, in Sicilia, in Campania e in Umbria, nonché a Colonia e a Mannheim (Germania) dove, in collaborazione con la Polizia Criminale e i Reparti Speciali tedeschi, attivati dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, in sinergia con il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, si sta procedendo alla cattura di quattro affiliati, appartenenti alla “cellula” tedesca, operativa nel Land della RenaniaSettentrionale-Vestfalia.

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