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Roma
Meno rapine più denunce per estorsione. Crollano i reati, è l'effetto Giubileo

Nel 2015 è stato registrato un calo dell'andamento dei reati: solo nel mese di dicembre 2015 ci sono stati il 30,4 per cento in meno dei reati (12.632) rispetto al dicembre 2014 (18.162). In merito alla percentuale dell'anno, invece, in tutta la provincia di Roma sono stati registrati il 12,54 per cento in meno dei reati". Lo ha detto il Questore di Roma, Nicolò D'Angelo, nel corso della conferenza stampa sul Rapporto sulla Sicurezza a Roma “Una finestra sul primo mese di Giubileo”. Nel dettaglio, ha aggiunto il Questore D'Angelo, "si è registrato un calo delle rapine del 42,8 per cento (da 292 nel 2014 a 167 nel 2015), -30,1 per cento di furti (da 13.038 nel 2014 a 9.119 nel 2015) e un calo del 30,8 per per cento degli altri reati (da 4.832 del 2014 a 3.346 nel 2015). Questo rapportato solo al mese di dicembre. Gli omicidi sono diminuiti del 43,7 per cento. Abbiamo effettuato 32 arresti legati alla 'ndrangheta, 200 arresti per droga e abbiamo sequestrato 600 kg di droga", ha aggiunto il Questore D'Angelo.

Si regista una diminuzione anche per le lesioni dolose e le violenze sessuali rispettivamente con un -13,5 per cento per le prime è un -22 per le violenze sessuali. Nel 2015 diminuiscono anche i furti (-12,81 per cento), le rapine (-17,67 per cento), le truffe (-2,24 per cento). Aumentano rispetto al 2014 le estorsioni (+10,97 per cento). Un + 165,71 per cento per i furti di automezzi pesanti.

Il 2015 ha visto il sistema di sicurezza della Capitale impegnato nel primo semestre specialmente a gestire l'elevatissimo numero di manifestazione di ordine pubblico. Ci sono stati tantissimi cortei perché abbiamo attraversato un momento di forti tensioni sociali. Siamo arrivati perfino a 4-5 cortei in una settimana con tantissimi disagi per la cittadinanza. Il bilancio è comunque abbastanza positivo, anche perché, in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, d'accordo con il Prefetto, abbiamo valutato una direttiva perché i cortei si possano fare solo a livello nazionale e con un minimo di partecipanti. Questa direttiva ha portato grandi risultati, infatti, nel secondo semestre c'è stata una riduzione del 27 per cento delle manifestazioni.
"Questo successo è dovuto non solo alla direttiva recepita ma anche grazie a una lunga e costante opera di mediazione e dialogo per cercare di disciplinare in maniera intelligente e organica le manifestazioni - ha continuato il Questore D'Angelo - Quindi nessuna compressione del diritto di manifestare. E' stato comunque registrato un calo del 23,6 per cento, con 895 manifestazioni nel 2015 rispetto alle 1.211 nel 2014. I cortei sono passati da 169 nel 2014 a 69 nel 2015 (-59,2 per cento)", ha concluso D'Angelo.

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