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Roma
Metro A nel caos. Centro a ostacoli: furia dei romani, turisti smarriti

di Massimiliano Martinelli

Atac cala il tris di stazioni metro chiuse, schierando navette inutili per arginare l’assalto di turisti e romani. Repubblica, Barberini e Spagna ko, trasporti pubblici nel caos: il centro storico resta tagliato fuori.

 

Roma si sveglia divisa a metà, separata dal proprio Centro da una linea A della metro a mezzo servizio. Dopo una domenica già contrassegnata da disagi, i romani si trovano nel primo giorno feriale alle prese con un trasporto pubblico a mezzo servizio. Arrivare alla stazione Flaminio diventa un’odissea, che ha il suo punto d’inizio a Termini.

È da lì che partono le navette di Atac, chiamate a sostituire i treni “espressi” che da Termini a Flaminio arrivano in 5 minuti a causa delle tre stazioni chiuse. Ma già dal piazzale principale della stazione iniziano i primi problemi, con gli autisti dei bus tra i più confusi in assoluto. “Mo’ vediamo chi parte”, risponde uno di loro ad una signora in attesa. È la signora Tatiana, pensionata, che le idee le ha ben chiare: “È una vergogna - dichiara - se si ha un appuntamento bisogna partire un’ora prima del solito”. Il confronto tra autisti nel frattempo prosegue: “Non la conosco la strada”, sostiene uno di loro, “In 3 giorni 3 giri diversi” si lamenta un secondo. La confusione regna sovrana, spuntano i fogli dei turni, poi la decisione: “vabbè, parti tu”. Quindi proprio l’autista più inesperto si lascia spiegare la nuova strada e prende il volante.

Il percorso bus è una via crucis lungo tutte le fermate chiuse; subito la tappa a Repubblica, poi via Nazionale, via del Tritone quindi Barberini, ancora via Veneto e Villa borghese, infine piazzale Flaminio. Una trentina di minuti in tutto, non privi di disagi per i turisti che, costretti a prendere il bus, devono portarsi dietro valige e bagagli.

Ma non tutti i turisti sono così fortunati da prendere l’autobus sostituivo, anzi. C’è anche chi fissa spesato le indicazioni caserecce di Atac, non riuscendo a capire bene cosa stia accadendo. È il caso di una coppia di inglesi in visita, che si vede sbarrata la scalinata per l’accesso alla metro. Entusiasti, non si scompongono davanti alla notizia della metro rotta, ma proprio non riescono a vedere le indicazioni del percorso alternativo. La segnaletica dei tecnici Atac mette tutti d’accordo, lasciando perplessi si inglesi che italiani. All’entrata della stazione Spagna è infatti il turno di una seconda, italianissima, coppia: “Ma dove c’è scritto che è chiusa? Non si capisce - denunciano in coro la signora Francesca e  il signor Giuseppe, che annunciano - Chiederemo indietro parte dell’abbonamento. Perché nessun li ha ancora denunciati per interruzione di servizio?”.

Infine, per i più coraggiosi che hanno osato sfidare il trasporto pubblico romano per raggiungere un diverso punto della città, l’ultima amara sorpresa. Una volta arrivati alla fermata Flaminio, le scale mobili non funzionano. Un finale amaro per un viaggio surreale; sia per la salita che per la discesa bisogna affidarsi alle vecchie care scale “analogiche”, unico motivo per cui, probabilmente, la stazione non è ancora stata chiusa.

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