Fondatore e direttore
Angelo Maria Perrino

Mille licenziati, emorragia Almaviva. Azzoppato il gigante dei call canter

La società leader dei call center ha annunciato la procedura di licenziamento collettivo per 2.899 persone tra Roma, Pal...

call center

Il dramma annunciato da tempo diventa realtà: il Gruppo Almaviva, una delle realtà italiane più importanti per numero di occupati con circa 50mila dipendenti in sette Paesi, tra i leader mondiali nell’outsourcing di servizi Crm (Customer Relationship Management) licenzia 3mila persone, di cui quasi mille solo nei call center di Roma. Un'emorragia drammatica ufficializzata con un comunicato inviato da Almaviva Contact alle organizzazioni sindacali e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con cui è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo “in un quadro complessivo di riorganizzazione aziendale”.
“Il piano è diretto al necessario obiettivo di garantire condizioni di equilibrio industriale e di avviare, nel medio periodo, un percorso di rilancio del posizionamento di mercato nel settore italiano del Crm operativo" si legge nella nota.
Ma intanto fuori dall'azienda 1.670 persone a Palermo, 920 a Roma, 400 a Napoli, il 6% del totale.
"In uno scenario di mercato dominato da fattori distorsivi che seguitano ad alterare profondamente il contesto competitivo, dal mancato rispetto delle norme sulle delocalizzazioni di attività in Paesi extra UE all’utilizzo opportunistico degli incentivi per l’occupazione, contrassegnato dal calo progressivo dei volumi totali lavorati in Italia e dalla continua compressione del prezzo dei servizi AlmavivA Contact ha dovuto registrare tra il 2011 e il 2015 una contrazione dei ricavi del 33% sul mercato italiano” spiega l'azienda.
La situazione di crisi strutturale solo nell’ultimo biennio ha provocato nel mercato italiano del Crm circa 16 milioni di euro di perdite per Almaviva e ha già comportato ricapitalizzazioni da parte dei Soci per circa 50 milioni di euro.

"Sono numeri altissimi che ci fanno pensare ad ognuno di quei lavoratori e alle loro famiglie. Sono stati vani tutti i tentativi che abbiamo messo in atto per difendere il settore dei call center ma non ci fermeremo e continueremo con il massimo impegno e attenzione per evitare le delocalizzazioni e il dumping sociale", ha detto l’assessore al Lavoro e Personale della Regione Lazio, Lucia Valente. "Nell’ultimo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che come Regione Lazio avevamo sollecitato, si è discusso delle problematiche del settore. Al termine dell’incontro il Governo si è impegnato a vigilare sul rispetto delle norme, compresa la clausola sociale, e a garantire con fondi certi gli ammortizzatori sociali per tutto il 2016. Il tavolo del comparto call center è stato nuovamente convocato il prossimo 18 aprile e, nel corso dell’anno, seguiranno altri incontri con cadenza bimestrale per monitorare l’andamento occupazionale di un settore centrale per l’economia di questa Regione e di questo Paese. A seguito dell’apertura della procedura di licenziamento da parte di Almaviva chiederò al Governo di aprire un tavolo ad hoc coinvolgendo le tre regioni maggiormente colpite dai licenziamenti”.
 


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