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Roma
Nel Lazio vincono cacciatori: sì alla preapertura. Cinghiali: doppiette al via

Caccia: nel Lazio si può sparare nei giorni 1 e 2 settembre. Lo ha deciso la Regione Lazio con l'anticipo del calendario venatorio.

Ed esplode l'ira degli animalisti. “Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha stabilito l'anticipo dell'esercizio venatorio nei giorni 1 e 2 settembre 2018 con posticipo della caccia a febbraio". Così in una nota Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani onlus. “Ancora una volta la giunta Zingaretti - prosegue - si è piegata alle richieste dei cacciatori, disattendendo la volontà della stragrande maggioranza di cittadini contrari al massacro di animali selvatici per puro divertimento. Il suo è un tradimento ignobile e vile che non possiamo accettare. Aveva promesso di non autorizzare alcuna preapertura, ma ha tradito le nostre aspettative. Le preaperture della stagione della venatoria, in Italia si inseriscono in un quadro di estrema difficoltà per la fauna selvatica, già fortissimamente segnata dagli abbattimenti illegali. Questo ennesimo via libera a una guerra contro la natura è una vergogna che dimostra la sua sudditanza psicologica nei confronti delle doppiette". Conclude Caporale: “Contesteremo questa arroganza verso la vita con tutti i mezzi democratici e politici a disposizione. Zingaretti ha giocato sporco sulla pelle degli animali pur di compiacere una minoranza che nelle battute di caccia fa anche vittime di uomini. Non dimenticheremo mai questo tradimento”.

Sul fronte dell'invasione dei cinghiali, è stato firmato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il decreto che disciplina la caccia al cinghiale in braccata nel territorio regionale per raggiungere e mantenere sul territorio una presenza della specie compatibile con le esigenze di salvaguardia delle colture agricole e forestali, di sicurezza delle persone e di tutela della biodiversità. Con il disciplinare approvato gli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc) entro il 4 settembre 2016 dovranno procedere all'individuazione delle zone vocate per la caccia al cinghiale con i metodi della braccata e inviare la proposta all'Area Decentrata Agricoltura (Ada) competente per territorio, che provvederà alla valutazione e validazione delle stesse. Gli Atc potranno dividere il territorio vocato a tale caccia in Distretti di Gestione e disciplinarne il funzionamento.

Entro il 20 settembre 2016 le squadre che intendono esercitare la caccia al cinghiale in braccata devono presentare domanda presso gli Atc e le zone verranno assegnate per l'intera stagione venatoria. Ogni cacciatore può iscriversi a una sola squadra operante sul territorio della regione Lazio, con possibilità di essere ospitato in altre squadre nei giorni in cui non esercita con la propria e con divieto di cacciare in altre forme nei giorni in cui partecipa alla battuta o in forma singola. Le squadre devono essere costituite da almeno 25 cacciatori e non più di 70 e hanno l'obbligo di indossare giubbini ad alta visibilità e segnalare con cartelli la propria presenza. Il nuovo disciplinare regionale prevede inoltre l'obbligo per gli Atc di stipulare protocolli con le Asl per il controllo della salubrità delle carni e con ditte specializzate per lo smaltimento delle carcasse.

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