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Roma
Nicola Zingaretti avvisato. "Basta con la campagna acquisti dei consiglieri"

Piattaforma Futuro contro la piattaforma Rousseau di Casaleggio. Si apre a Roma e nel Lazio la sfida tra il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle sulla partecipazione democratica alle scelte politiche.

Due modelli politici a confronto: uno interamente digitale con voti elettronici persino per le candidature; l'altro dal volto umano con matita e penna. E' un semplice foglio di carta quello che giovedì pomeriggio è stato consegnato agli oltre 300 amministratori locali venuti a Roma da Valmontone, Latina, Rieti e Viterbo per ascoltare il nuovo progetto Piattaforma Futuro, col quale il centrodestra (Senza Lega e Fdi, ndr) punta a costruire un nuovo modello partecipativo e democratico per rinnovare la classe dirigente.Un semplice foglio bianco dove ciascuno dei rappresentanti della politica fata tra la gente ha segnato nome cognome, città e a quale tavolo di lavoro è pronto a partecipare per dare il suo contributo di conoscenza

Nel palazzo dove il Pd di Zingaretti governa indisturbato per l'incapacità dell'opposizione di costruire un'offerta politica moderna e democratica, Antonello Aurigemma, Massimiliano Maselli e Stefano Parisi hanno anche presentato la prima “federazione tra gruppi”, cioè l'unione di atomi di minoranza che acquistano forza molecolare, grazie alla spinta della base, cioè dei sindaci e dei consiglieri comunali delle “province dell'impero” che hanno chiesto e ottenuto di contare di più nelle scelte di quello che un giorno dovrà essere forse un partito nuovo oppure un movimento che abbia la caratteristica di essere scalabile non per nomina ma per impegno e meritocrazia.

Il primo atto della “federazione dei gruppi” è stato quello di spedire un messaggio a Nicola Zingaretti: “La smetta Zingaretti di perseverare in questa lunga campagna elettorale ora volta alla conquista del proprio partito – ha tuonato Aurigemma – la smetta d acquistare facili consensi di singoli consiglieri per rafforzare la sua precaria coalizione”. Insomma: basta campagna acquisti in stile Prima Repubblica per sostenere la maggioranza risicata e spazio invece a un dibattito sui problemi del Lazio e sulle soluzioni da dare con un bilancio che consente margini di manovra minimi. Se proprio Zingaretti deve interloquire c'è un soggetto che si chiama “Federazione di Piattaforma futuro”, con il quale definire priorità ed eventuali convergenze.

Ma su quale Regione Lazio il centrodestra vuole, è stato chiaro Stefano Parisi: “Il rilancio dell’economia passa attraverso la continua rigenerazione urbana, il rilancio del territorio, con il settore dell’edilizia che torna a essere il motore delle nostre economie, della #modernizzazione e del risanamento ambientale delle nostre città. Un Governo nuovo consapevole che le vocazioni della nostra regione sono il turismo e l’agroalimentare e che l’amministrazione pubblica deve creare le condizioni per dare il massimo supporto al rilancio di questi settori”. Insomma, una svolta fuori dalla spesa corrente.

E di Piattaforma Futuro si parlerà anche ad agosto ma in versione local: cioè nei territori. Il centrodestra “minaccia di uscire dal Palazzo per tornare tra la gente.

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