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Roma
Nomadi follia in discoteca: 18 mila euro di champagne in una notte romana

Diciottomila euro di champagne stappati e bevuti in una sola notte: una guerra a colpi di bottiglie tra un tavolo e l'atro dei privé, combattuta in fogli da 500 e 100 euro, perché chi più stappa è ricco e perciò potente. Sono i nuovi ricchi di Roma, famiglie di nomadi con portafogli illimitato che impazzano nelle discoteche più in voga, con un un unico obiettivo: stupire e umiliare quelli che a ballare ci vanno pagando 10 euro agli organizzatori.

 

In realtà le frotte di giovani e meno che nei week end riempiono i locali pagando poco e nulla, sono comparse di un teatro dell'assurdo. La moda europea di aprire le porte “con sola consumazione”, sostenuta da una crisi che tagli alle possibilità di spendere per una sera a tutta musica, ha tagliato gli incassi ma chi può spendere necessita di una sala piena, di un palco dove ostentare la propria ricchezza e così entrano tutti.

Succede ovunque  e anche al Room 26, un tempio del divertimentificio alla romana, dove un pregiudicato appartenente a un clan di nomadi venerdì notte ha inscenato una sparatoria fuori dal locale per vendicarsi di una lite con un buttafuori, uno di quei ragazzi-armadio ai quali i gestori dei locali affidano la sicurezza dei privé, le salette dove le ragazze immagine hanno l'unico compito di far aprire bottiglie e bottiglie, a coli di anca malamente trattenuti da corpetti che stringono i seni.
E' una specie di mercato della vacche, dove le ragazze immagine sono pronte quasi a tutto pur di vendere un tavolo con alcolici annessi e da semplici “immagine” sono veri e propri imprenditori. Le più brave “fatturano” anche 20 mila euro al mese di percentuali sui tavoli venduti e gestiscono un network di centinaia di persone, tra “polli riempipista” e veri ricchi che poi pagano per tutti.

I racconti
E dai racconti degli ospiti del Room 26 netta notte di venerdì, sembra che la lite col buttafuori sia nata proprio dalle intemperanze di un “nomade della dolce vita” che sarebbe andato ben oltre il contrato verbale “mi fai ammirare seni e glutei e fai la carina e io ordino tutto lo champagne che vuoi e ti faccio sentire regina”, sino a scivolare nella pretesa di possesso fisico a fine nottata cioè all'alba. Dal diniego della ragazza imprenditrice, sarebbe nata la lite, esplosa con l'intervento educato del buttafuori e culminata a colpi di pistola, sparti per caso in strada, un'ora dopo la  lite.
Tre i feriti, uno è stato già dimesso mentre gli altri due sono fuori pericolo.

 

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