Occupazione boom con la "Finanza Etica". Microcredito, dignità per lavoro e idee
In Campidoglio il workshop dell'Ente Nazionale per il Microcredito
Lo strumento del microcredito si sta rendendo sempre più protagonista di un fenomeno occupazionale che garantisce le fasce sociali più deboli. Questo formidabile volano ed il suo modello strutturale sono i temi affrontati nel workshop promosso dall'Ente Nazionale per il Microcredito e dalla BCC Roma nella sala protomoteca del Campidoglio. L'evento rappresentativo di quella finanza etica che combatte l'esclusione sociale e finanziaria attraverso le garanzie offerte dalla Cosa Pubblica e dalle sue strutture è stato inaugurato dal saluto del cardinale Giovanni battista Re, prefetto emerito della congregazione dei Vescovi.
"La microfinanza nel nostro Paese, attraverso lo strumento pubblico dell'Ente nazionale per il Microcredito - spiega il presidente dell'Ente, Mario Baccini - vuole colmare quel gap che c'è tra il bisogno e la sua soddisfazione, cioà tra di chi non ha garanzie reali ma attraverso la dignità del proprio lavoro e delle proprie idee può diventare soggetto attivo del sistema economico "
Specie nell'ultimo anno il microcredito ha avuto una forte acellerazione grazie anche alle iniziative poste in essere dal Ministero dello Sviluppo Economico con la creazione del fondo di garanzia nazionale dedicato al settore e alla sinergia con l'Ente Nazionale per il Microcredito che ha innescato un percorso virtuoso in grado, secondo le stime prodotte dall'ENM di sviluppare un fattore occupazionale del 2,43 per ogni accesso al microcredito.
Il Mise, che per l'occasione si è espresso attraverso le parole dell'avvocato Giuseppe Mormandi, sta seguendo e sostenendo le attività dell'Ente e la cosiddettà 'via taliana' studiata dall'ENM secondo i dettami dell'Art. 111 del Testo unico bancario, garantendo una sostenibiità e una restituzione del credito grazie proprio ai servizi aggiuntivi erogati contestualmente al microcredito. "Questi servizi - ha spiegato il presidente dell'ENM, Mario Baccini - sono il core business di un modello microfinanziario che diventa il volano di una nuova economia sociale e di mercato improntata alla finanza etica, quella stessa che garantisce da un lato la sostenibilità del sistema e dall'altro la persona con le sue progettualità".
La certificazione di qualità di questi servizi garantisce la massima ottimizzazione del modello e grazie al MiSE, che ha riconosciuto nell'Ente Nazionale per il Microcredito l'organismo più adatto a sovrintendere a questo tipo di formazione ed assistenza, oggi sono stati valutati da tutti gli attori e condivisi attraverso un draft di linee guida illustrato dal segretario generale dell'Ente, Riccardo Graziano.
Il confronto odierno è stato un banco di prova finale di un percorso attivato dal Ministero, sostenuto dall'ENM e dalla modellizzazione e realizzato grazie al concorso delle prime banche resesi disponibili, prima tra tutte la BCC Roma rappresentata dal Vice Direttore Generale, Francesco Petitto.
Durante i lavori è stato anche illustrato l'accordo quadro con Federcasse.