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Roma
Ostia, aggressione Spada. Meloni, Di Pillo, Casapound, tutti contro tutti

Troupe Rai aggredita a Ostia da Roberto Spada, il giorno dopo. E' il momento delle accuse reciproche, del veleno da una parte e dall'altra degli schieramenti.


Giorgia Meloni annuncia querela nei confronti di Giuliana Di Pillo, candidata dell'M5S che indica la leader di Fratelli d'Italia come il mandante “morale” dell'aggressione all'esponente del clan Spada. Casapound prende le distanze dal clan e parla di una vicinanza tra Spada e l'M5S.
Il sindaco Raggi costretta a intervenire: “I voti degli Spada non li vogliamo” scrive, rifiutando l'appoggio al ballottaggio di Casapound.

"Denuncerò per diffamazione la signora Giuliana Di Pillo, che e' arrivata ad insinuare che io sia tra i 'mandanti morali' dell'aggressione ai danni di una troupe RAI. Fratelli d'Italia non ha nulla a che fare con alcuni personaggi che, invece, in passato hanno chiaramente espresso una simpatia nei confronti del Movimento 5 Stelle, come documentato da interviste e articoli di stampa facilmente reperibili sul web. Cosi' come e' facilmente reperibile il mio comunicato di condanna dell'inaccettabile aggressione subita da Daniele Piervincenzi ed Edoardo Anselmi. Lo squallore della propaganda grillina ormai non conosce più alcun limite e la signora Di Pillo risponderà in tribunale delle sue affermazioni". Scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Mercoledì sera Giuliana Di Pillo, candidata alla Presidenza del X Municipio per il Movimento 5 Stelle, aveva lanciato neanche molto velatamente accuse ben precise: “Roberto Spada è lo stesso che ha dato appoggio, nel quasi totale silenzio degli altri partiti, all’estrema destra di Casapound, verso la quale Meloni, Picca e compagnia bella, anche oggi strizzano l’occhiolino. Noi, invece, abbiamo sin da subito condannato i rapporti, gli appoggi, le ambiguità e i silenzi verso determinate zone grigie, e abbiamo sempre condannato gli atteggiamenti violenti, di certi esponenti di estrema destra, che nulla hanno a che vedere con la convivenza civile e le regole della democrazia".
Nel botta e risposta si inserisce anche il vicepresidente di CasaPound Simone Di Stefano che si chiama fuori e rilancia contro l'M5S: "Per prendere le distanze serve una vicinanza che non esiste. Spada non è di Casapound, non é un tesserato”. Rispetto alla dichiarazione di Luca Marsella che lo scorso 30 agosto aveva dichiarato di "essere orgoglioso della foto con con Roberto Spada" dopo una festa e di averla pubblicata su Facebook, Di Stefano spiega: "Marsella non ha detto questo, ha detto che era orgoglioso della festa per i bambini fatta a Piazza Gasparri. All'epoca il signor Spada votava per i 5 stelle e, ripeto, non c'è nessuna vicinanza tra noi e il signor Spada".

Raggi: “I voti degli Spada non li vogliamo”

Virginia Raggi sul sito internet di Beppe Grillo scrive in un articolo intitolato "I voti degli Spada non li vogliamo": "Sapete bene come è stato amministrato X Municipio in tutti questi anni, dai partiti di destra e dai partiti di sinistra. Lo sapete benissimo. Oggi vi trovate davanti a una svolta: potete decidere se continuare a dare fiducia alle persone che fino ad oggi hanno governato questo Municipio. Sono sempre le stesse, anche se si rifanno il trucco e cambiano pelle, cambiano nome. Qui gli Spada l’hanno sempre fatta da padrone. E sapete bene che la destra ha detto che è pronta a fare l’accordo con Casapound. Quindi con chi si allea la destra? Con gli Spada?

E allora siamo chiamati a fare una scelta: vogliamo il sistema, le persone e le modalità che c’erano prima, che si sono state fino a ieri? O vogliamo alzare la testa e guardare avanti. Guardare avanti con molto coraggio, perché ci vuole coraggio ad andare avanti quando vi bruciano i cassonetti, vi vandalizzano i parchi e le scuole. Siamo chiamati a fare questa scelta! Che cosa scegliamo?".

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